Nella Cittadella oggi è suonata la campanella che ha dato avvio ad un nuovo anno di formazione. Tre diversi percorsi formativi rivolti a target diversi ma con un unico cuore pulsante: Il Metodo Rondine. Una giornata che ha visto il borgo di Rondine animato dalla presenza di oltre 600 persone provenienti da tutta Italia tra studenti, docenti e dirigenti scolastici ma che ha visto anche la forte partecipazione di tanti partner e autorità che hanno permesso la crescita delle opportunità formative di Rondine rivolte alla trasformazione creativa del conflitto.
Protagoniste della giornata le 37 classi di 25 scuole italiane di ben 15 regioni che hanno attivato la Sezione Rondine, un triennio scolastico sperimentale che ogni istituto scolastico superiore può scegliere di avviare insieme con Rondine per costruire un nuovo percorso pedagogico e formativo centrato sul Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti che intende rimettere al centro la relazione educativa.
Sezione Rondine avviata nel 2021 grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale e alle scuole della provincia di Arezzo che sono state pioniere della sperimentazione, da quest’anno vede 12 nuovi Istituti aderenti che hanno accolto l’opportunità di offrire un percorso che punta allo sviluppo dell’umano integrale e della coesione del gruppo classe.
Un percorso oggi riconosciuto e supportato anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite la firma del protocollo d’intesa che Rondine ha sottoscritto con il Ministro Giuseppe Valditara lo scorso martedì 26 settembre come ha ricordato il dottor Alessandro Amadori, in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
«Se sono state realizzate le sezioni Rondine – sottolinea Franco Vaccari, presidente di Rondine – è grazie ai dirigenti scolastici e ai docenti, motore della scuola, che hanno creduto in questa sperimentazione, si sono messi in gioco a partire proprio dai licei di Arezzo, Vittoria Colonna e Francesco Redi, che hanno avviato la pre-sperimentazione, cui poi si sono utile molte altre scuole di Arezzo e Provincia, dai Licei Petrarca e Piero della Francesca, fino all’Isis Valdarno e al Liceo Giovanni da San Giovanni di S. Giovanni Valdarno, aprendo la strada come dei pionieri a una nuova visione educativa che investe nella relazione docente-discente affinché la scuola possa essere un luogo di sviluppo dell’umano integrale dove il saper conoscere e il saper fare si intrecciano al sapere essere e saper vivere insieme. La scuola come luogo dove si pratica la cittadinanza attiva».
«Il Protocollo firmato dal Ministro dà dignità di curricolo all’interno del sistema di istruzione a Sezione Rondine – afferma Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio Scolstico della Toscana – Questo riconoscimento che è fondamentale perché pone l’indirizzo Rondine alla pari di tutti gli altri indirizzi o metodologie codificate che operano nel sistema di istruzione. Questo è l’elemento fondamentale che quindi certifica il lavoro svolto in tutti questi anni da Rondine e da chi ha investito su questo tipo di progettualità didattica. È un traguardo importante per le scuole che l’hanno sperimentato fino ad oggi. Inoltre oggi le scuole hanno uno strumento che consente loro di attivare una serie di reti territoriali facendosi forza di questo strumento».
380 gli studenti presenti molte altre classi virtualmente collegate con la Cittadella della Pace per l’evento di inaugurazione della sperimentazione.
«Sezione Rondine ci ha dato un’opportunità secondo me fondamentale all’interno della scuola pubblica ossia quella di creare uno spazio dove conoscere sé stessi prendere coscienza delle proprie capacità e costruire relazioni. Posso dire anche a nome dei miei compagni che ognuno di noi ha sentito il bisogno di questo spazio. Alle nuove classi voglio dire che non sarà una scuola perfetta, ma una scuola che vi permetter di trasformare ogni difficoltà e ogni crisi in un’opportunità. Questo progetto è come un puzzle in cui ognuno di noi è un pezzo fondamentale e funziona solo con la collaborazione di tutti». Ha detto dal palco la studentessa Emma del Liceo Redi alle nuove classi.
A Rondine, in presenza, anche i dirigenti scolastici e alcuni docenti delle scuole aderenti. Il primo passo fondamentale per l’avvio della sperimentazione è stata proprio la formazione dei docenti al Metodo Rondine per la trasformazione creativa del conflitto da parte di Rondine Academy, che vede oggi 500 docenti certificati con il Metodo Rondine, 200 dei quali costituiscono i consigli di classe delle 13 scuole che sono state con noi oggi.
Eccole dunque le 25 scuole che da Nord a Sud hanno attivato le sezioni Rondine. Oltre ai già citati Liceo Vittoria Colonna e I.I.S. Liceo Francesco Redi di Arezzo – che ha attivato due classi come del resto il Liceo Marco Gerolamo Vida di Cremona, il Liceo Petrarca di Arezzo, il Liceo Piero della Francesca di Arezzo, il Liceo Giovanni da San Giovanni di S. Giovanni Valdarno (AR), e l’I.S.I.S. Valdarno di S. Giovanni Valdarno (AR) ci sono anche il Liceo Paradisi di Vignola (MO), il Liceo Vasco Beccaria Govone di Mondovì (CN), il Liceo “Pellico-Peano” di Cuneo, il Liceo Duca d’Aosta di Padova, il Liceo Fermi di Alghero (SS), il Liceo Livi di Prato, il Liceo Alfano di Termoli (CB), il Liceo Mazzini di Vittoria (Ragusa), l’I.S.I.S. Oscar Romero di Albino (BG), l’I.S.I.S. Enrico Caruso di Napoli, il Liceo Caterina Percoto di Udine, l’I.S.I.S. Carducci Dante di Trieste, , il Liceo L. da Vinci di Trento, il Liceo Linguistico Sophie Magdalena Scholl di Trento, l’I.S.I.S. Majorana Fascitelli di Isernia, l’I.I.S. L. da Vinci di Lanusei, il Liceo Fermi di Minervino Murge (BT) e l’I.T.E.T. Padre A.M. Tannoia di Corato.
Tra i ‘mattoncini’ che rappresentano i pilastri dell’offerta formativa: la nuova figura professionale del tutor di classe, che ha un ruolo fondamentale per promuovere la coesione degli studenti e del gruppo classe dei ragazzi in costante dialogo con i docenti per monitorare il benessere della stessa. Una figura innovativa che potrà contribuire a rigenerare la scuola italiana. La formazione dei tutor è garantita dal Corso di Alta Formazione promosso da Rondine in collaborazione con il Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La terza edizione del corso a gennaio e breve saranno aperte le iscrizioni.
Sezione Rondine per l’anno 2023-24 è realizzata con il sostegno di Enel Cuore Onlus e con il contributo di Fondazione Carivit e rientra tra le 25 proposte approvate da AICS Agenzia Italiana della cooperazione allo sviluppo nell’ambito del bando Educazione alla Cittadinanza Globale 2021.
Accanto a loro grande partenza anche per il Quarto Anno Rondine, l’opportunità formativa e di studio rivolta a studenti dei licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane italiani, che possono scegliere di frequentare le loro quarta liceo nella Cittadella della Pace: un’esperienza formativa internazionale e interculturale unica.
Un percorso di sperimentazione per l’innovazione didattica riconosciuto dal ministero dell’Istruzione e ormai consolidata nella Cittadella della Pace. Questa la seconda offerta formativa presentata nell’arco della mattinata. Da settembre, infatti, è iniziato l’ottavo anno del percorso che vede 29 nuovi studenti tra i banchi di Rondine e già si guarda al futuro. Infatti a breve sarà aperto il bando di selezione del Quarto Anno Rondine per l’anno scolastico 2024-25, sul sito dedicato https://quartoanno.rondine.org/.
Presentato inoltre il percorso formativo del progetto centrale di Rondine la World House, lo Studentato internazionale il cuore della Cittadella della Pace grazie al quale in 25 anni di esperienza è stato possibile elaborare il Metodo oggi a disposizione per la scuola italiana e non solo. Un percorso che permette a giovani provenienti da luoghi di guerra o post-bellici di tutto il mondo di fare un percorso di due anni di formazione e convivenza con il ‘nemico’ nel borgo di Rondine, per imparare a smontare le ragioni dell’odio e della guerra e diventare leader di pace.
Dal Israele alla Palestina, Bosnia, Kossovo e Serbia, Armenia e Azerbaijan fino alla Colombia queste alcune delle provenienze dei 14 giovani arrivati a Rondine in questi giorni che si apprestano a trasformare l’esperienza della guerra in cittadinanza attiva fino a diventare leader di pace capaci a loro volta di promuovere la decostruzione dell’idea di nemico e la riconciliazione tra i popoli.
Infine spazio alla nuova edizione del master di primo livello in “Conflict Management and Humanitarian Action”, frutto della collaborazione tra il dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive dall’Università di Siena e Rondine Cittadella della Pace. Il master, in lingua inglese e della durata di un anno, sviluppa le competenze per operare nell’ambito della gestione dei conflitti e delle azioni umanitarie in un ambiente interculturale e include uno specifico modulo di formazione al Metodo Rondine come ha ricordato il professor Luca Verzichelli, vicerettore dell’Università di Siena e direttore del Master presente all’evento. Le iscrizioni si apriranno a breve e sarà possibile consultare l’offerta formativa qui: https://www.master-cmha.unisi.it/