Ci sono casi di sparizione che hanno a che fare con rapimenti, estorsioni o reati, ma ci sono anche scomparse che sono la diretta conseguenza di fragilità, di malattie o di problemi psicologici.
Ci sono poi allontanamenti frutto di decisioni ponderate, quando le persone scelgono di scomparire volontariamente.
In ogni caso, quella delle persone che scompaiono rappresenta un fenomeno che fa registrare ogni anno numeri significativi.
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 ci sono state 13.031 denunce di persone scomparse e 6.297 ritrovamenti, mentre restano attive 6.734 denunce.
Sono alcuni dei dati dell’ultimo Report semestrale del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, una figura istituzionale unica nel suo genere in Europa perché presente unicamente nel nostro Paese.

In questo range temporale, mettendo in relazione il totale delle denunce 13.031 con il numero degli scomparsi distinti per fascia di età, si conferma che il 73,9% (9.626 casi) attiene alla fascia under 18, il 22,5% (2.934 casi) corrisponde alla fascia della maggiore età e il 3,6% (471 casi) appartiene alla fascia di età degli over 65. Le persone scomparse di nazionalità italiana che sono state ritrovate sono 3.419, pari al 75,5% del totale delle denunce di scomparsa (4.531).

Restano pendenti 1.112 casi (24,5%). Le denunce di scomparsa di persone di nazionalità straniera sono state invece 8.500, di queste 2.878 sono state ritrovate mentre 5.622 denunce restano ancora attive.

E’ la Sicilia la regione con il maggior numero di denunce di persone scomparse, ben 3.366, seguita dalla Lombardia con 1.467, la Campania con 1.290 denunce e la Puglia con 1.200.
A scomparire sono più gli uomini (10.238) che le donne (2793) e più gli stranieri (8.500) che gli italiani (4.531).

Da qualche tempo assume rilevanza particolare il fenomeno della scomparsa di minori.
Nel primo semestre di quest’anno sono scomparsi 9.626 minori, di cui 7.503 stranieri e 2.123 italiani. Dei primi ne sono stati trovati 2.428, menre gli italiani ritrovati sono stati 1.567.
Per quanto attiene alla “motivazioni della scomparsa”, dalla lettura dei dati emerge che per il 76,6% dei casi (3.469) la motivazione registrata è “allontanamento volontario”.

I dati, messi a disposizione dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, consentono un monitoraggio generale a partire dal 1° gennaio 1974 (anno di avvio degli inserimenti nella banca dati C.E.D. Interforze del Ministero dell’Interno) al 30 giugno 2023, con un totale di 235.999 ritrovamenti (pari al 72,8%) su un complessivo di 324.389 denunce di scomparsa registrate dalle Forze di polizia. Alla data del 30 giugno 2023, le denunce di scomparsa attive sono 88.390.

Con la Legge 203 del 12 novembre 2012 recante “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse” (Gazzetta Ufficiale 28.11.2012, n. 278) chiunque e non solo i diretti familiari possono denunciare la scomparsa di una persona. L’ufficio di polizia promuoverà l’immediato avvio delle ricerche, informandone il Prefetto per il tempestivo e diretto coinvolgimento del Commissario straordinario per le persone scomparse.
Il Prefetto intraprenderà le iniziative del caso anche con il concorso degli Enti locali, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del sistema di Protezione civile, delle Associazioni di volontariato sociale e di altri enti, anche privati, attivi sul territorio.
Sentiti l’Autorità Giudiziaria e i familiari dello scomparso, il Prefetto valuterà l’eventuale coinvolgimento degli organi di informazione.
La previsione del rapporto con gli organi d’informazione rappresenta un’importante modalità operativa da perseguire, vista la ricaduta positiva che talune informazioni possono avere per favorire le ricerche.
La normativa ha voluto poi rimarcare la centralità del ruolo del Prefetto quale raccordo di tutte le forze in campo a livello provinciale, responsabilità collaudate da tempo anche in altri delicati settori.

Il Commissario straordinario per le persone scomparse, ruolo attualmente ricoperto dal Prefetto Maria Luisa Pellizzari, ha sottoscritto, nell’ultimo quinquennio, diverse intese di collaborazione con Associazioni del volontariato sociale, tra cui “Penelope Italia”, “Psicologi per i Popoli Federazione”, “Vite Sospese”, “SIPEM SoS-Federazione”, con le quali sono state avviate attività di cooperazione istituzionale, soprattutto in materia di sostegno psicologico ai famigliari degli scomparsi.

L’istituzione poi del “sistema Ricerca Scomparsi RI.SC.”, una banca dati contenente tutte le informazioni più significative sulla persona scomparsa, nata dalla collaborazione tra il Commissario straordinario del governo per le persone scomparse e il dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, permette di individuare nuovi metodi di approccio a due importanti fenomeni: le persone scomparse e i cadaveri non identificati. Al quinto bimestre 2022 i cadaveri non identificati presenti nel Registro erano 990 .
(https://www.interno.gov.it/it/registro-generale-dei-cadaveri-non-identificati).

Per approfondire: https://commissari.gov.it/persone-scomparse/; https://www.penelopeitalia.org/mission/.

Per scaricare il Report: https://commissari.gov.it/media/2438/xxix-report-primo-semestre-2023.pdf.