L’editore e politico egiziano, Hisham Qassem, è stato condannato a sei mesi di reclusione per due cause di diffamazione intentate da un ufficiale di polizia e da un ex ministro. Qassem è il fondatore del movimento “Corrente liberale” ed aveva annunciato nei mesi scorsi la sua intenzione di candidarsi alle imminenti elezioni presidenziali. Il suo avvocato ha sottolineato che con questa condanna viene sbarrata la strada alla candidatura anche perché non ci sono i tempi per un pronunciamento della cassazione, alla quale è stato già inoltrato il ricorso avverso questa sentenza. Molte voci dall’interno del parlamento egiziano avevano rivelato che è allo studio una legge per l’indizione anticipata delle elezioni alle quali di fatto l’attuale Al-Sissi sarà un candidato unico. Finora le ricerche di trovare uno sfidante di comodo, per dare una parvenza di legittimità, non hanno dato esito positivo e tutti gli oppositori sono in carcere o all’estero. 12 organizzazioni per la difesa dei diritti umani, egiziane ed internazionali, hanno fatto appello per la sua liberazione e hanno definito il suo arresto “un caso politico”.