A un anno dall’assassinio di Stato di Mahsa Jina Amini, la ventiduenne curda iraniana arrestata dalla “polizia morale” il 13 settembre 2022 perché indossava il velo in maniera giudicata inappropriata e uccisa tre giorni dopo, il 16 settembre, l’Arci in piazza in tutta Italia, in solidarietà con il movimento rivoluzionario Donna Vita Libertà e ai collettivi femministi al di fuori dell’Iran, unendosi all’appello di chi desidera un mondo libero dall’oppressione di genere, di classe, dal razzismo e dal sessismo.
L’Arci ha partecipato a Roma il 15 settembre alla Passeggiata notturna (partenza alle 19 da Campo de’ Fiori) promossa dal movimento Donna Vita Libertà, che vede coinvolte più realtà femministe iraniane in diverse città del mondo e all’assemblea convocata nella sede della Cgil nazionale, alla quale ha aderito.
Insieme a Donna Vita Libertà l’Arci ha animato anche il 16 settembre, sempre a Roma, alle ore 11 davanti all’Ambasciata della Repubblica Islamica una manifestazione organizzata in coordinamento con vari collettivi iraniani socialisti, femministi e ambientalisti di diverse città del mondo. Alle 16, presso la redazione di Left (via Ludovico di Savoia 28) si è svolto il seminario, promosso da diversi collettivi iraniani in Italia “A un anno dall’assassinio di Stato di Mahsa Jina Amini”, moderato da Simona Maggiorelli (Left) e con gli interventi di Fereshteh Rezaifar (collettivo Donna Vita Libertà – Roma), Celeste Grossi (delegata nazionale Arci Politiche di genere), Tina Marinari (Amnesty International), Matteo Fago (Left), Nasrin Parsa (sociologa, scrittrice e regista) e Meytham Almahdi (attivista del movimento operaio del Complesso delle acciaierie di Ahwaz).
Guarda il video. [Arci nazionale].