Il polmone verde del mondo sta soffrendo: l’Amazzonia, la più grande foresta tropicale del pianeta, dal 1970 ad oggi ha perso più superficie forestale della Francia; un danno che si riflette direttamente sul riscaldamento globale e i conseguenti effetti legati alla crisi climatica.

Negli ultimi due mesi, inoltre, l’Amazzonia sta vivendo la più grave crisi legata ai casi di febbre di dengue degli ultimi anni. Tale fenomeno è strettamente correlato ai cambiamenti climatici: l’aumento delle temperature, l’umidità e l’intensità delle precipitazioni associate alla crisi climatica favoriscono un clima più caldo e dunque una replica più rapida del virus nonché una carica virale più elevata nelle zanzare (insetti portatori della malattia).

Fondazione Albero della Vita opera da più di dieci anni in Perù, precisamente nella Regione di Loreto, dipartimento nel nord-est del Paese, nel cuore dell’Amazzonia, al confine con Ecuador e Colombia al nord e con il Brasile a est. Proprio in Perù, il disboscamento illegale della foresta amazzonica ha portato alla perdita di 6 milioni di ettari di foresta vergine (il 20% dell’area) e tale scenario va ad aggravarsi a causa del narcotraffico che, essendo un “predatore dell’ecosistema”, cerca le aree territoriali amazzoniche per le sue pratiche criminali.

Insieme a UNICEF, Fondazione Albero della Vita ha deciso di avviare diversi progetti rivolti agli adolescenti per incoraggiarli ad affrontare in prima persona, con la propria azione, i problemi legati alla crisi climatica all’interno della propria regione.

L’azione di FADV si focalizza in particolare sulla formazione dei ragazzi all’interno della scuola. Tra le diverse iniziative, promuove un workshop su “Cambiamento climatico in Amazzonia e partecipazione degli adolescenti”, in cui si costruisce un piano regionale sul cambiamento climatico in modo partecipativo a favore degli adolescenti e della cura dei bambini. In tre scuole della regione, sono promossi spazi che incoraggiano la piantumazione di alberi e sostengono la partecipazione di adolescenti come promotori ambientali. Con ben 60 leader ragazzi nella Rete regionale degli adolescenti di Loreto, sono state piantate infatti 100 piantine da frutto e forestali, valorizzando così gli spazi pubblici dell’area metropolitana di Loreto.

Infine, all’interno della regione promuove riflessioni ambientali presso i funzionari pubblici, questioni che sono di estrema importanza nell’Amazzonia peruviana, soprattutto per quanto riguarda l’uso sostenibile delle risorse naturali, la conservazione della diversità biologica e la fornitura di servizi ambientali.

In tale direzione, l’Amazonian Summit in Brasile coincide perfettamente con le iniziative promosse da Fondazione Albero della Vita con gli adolescenti di Loreto, proprio perché sostiene la ricerca di uno sviluppo economico che non distrugga le foreste e favorisca, invece, soluzioni alternative ai problemi che affliggono il bioma amazzonico, come la deforestazione, le miniere illegali e il traffico di droga.

FONDAZIONE L’ALBERO DELLA VITA