Una cinquantina di persone si sono autoconvocate in Piazza della Signoria a Firenze per ricordare il 78° anniversario della sciagurata esposione della prima bomba atomica su Hiroshima.
Tra luci un po’ contrastate dal vento e bandiere della pace si sono alternate al microfono persone a testimoniare, con discorsi e poesie, la loro contrarietà alla guerra, il loro desiderio di pace e di giustizia sociale.
Si è ricordato che Firenze è storicamente città della Pace e membro capofila di Mayor for Peace, anche se a volte sembra che le istituzioni cittadine non lo ricordino e ci si è chiesti se l’amministrazione comunale potrebbe fare di più per la risoluzione dei conflitti; si è detto che non è inviando armi che si risolvono i numerosi conflitti che ancora affliggono il nostro pianeta; ci si è chiesti, una volta di più, perché l’Italia non firmi il Trattato di Probizione delle Armi Nucleari, ricordando la campagna “Italia Ripensaci !”; si sono ricordate due importanti persone che ci hanno da poco lasciato e che tanto hanno apportato alla causa del disarmo nucleare, degli hibakusha, della causa della pace: Yukari Saito e Angelo Baracca.
E’ stata anche l’occasione per abbracciarsi, per rinsaldare amicizie e collaborazioni e condividere il fatto che, al di là delle differenze, è buono che i pacifisti lavorino insieme per cambiare il paradigma guerrafondaio oggi dominante.
Le foto di Cesare Dagliana, capace di rendere luminosa l’oscurità in cui la logica dei permessi ci ha confinato: