Si è conclusa la conferenza delle organizzazioni palestinesi al Al-Alamein, in Egitto, senza un accordo concreto per l’unità del movimento.

Nessuna concordia nazionale e nessuna strategia comune per mobilitare la popolazione contro l’occupazione militare e le provocazioni dei coloni.

Per evitare uno smacco mediatico, il comunicato finale rinvia le questioni sospese ad una commissione formata dai leader delle stesse organizzazioni partecipanti.

Non ci sarà un nuovo governo unitario e non è stata fissata una data per le elezioni politiche e presidenziali.

Il presidente Abbas ha affermato che le elezioni si terranno quando sarà garantita la partecipazione alle urne dei cittadini palestinesi di Gerusalemme est, occupata dagli israeliani.

Condiziona, cioè, la ripresa della vita democratica palestinese alle volontà del governo di Tel Aviv.

Le elezioni non si tengono dal 2006.

La maggior parte delle organizzazioni dell’opposizione hanno chiesto di congelare l’ANP, uscire dagli accordi di Oslo e formare un governo palestinese provvisorio sul modello di quello algerino contro l’occupazione coloniale francese negli anni ’50 del secolo scorso.