Circa un mese fa, il 12 giugno, moriva Silvio Berlusconi e il governo di Giorgia Meloni oltre ai funerali di stato, previsti dalla legge per gli ex Premier, dichiarava il lutto nazionale, mai avvenuto per un ex Premier, imponendo di esporre le bandiere nazionali ed europee a mezz’asta «sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero».

Oltre a questo assistemmo ad una “santificazione” del personaggio da parte di molti, anche nel campo politico e giornalistico. Per fortuna non tutti. In particolare ci pensò Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, che prese una posizione netta rifiutandosi di far mettere le bandiere a mezz’asta nella sua Università. Il tutto dando una spiegazione logica senza usare parole offensive. Moltissimi hanno apprezzato e condiviso la sua scelta, anche io, una voce fuori dal coro rispetto a chi avrebbe messo le bandiere a mezz’asta senza battere ciglio. Per la sua posizione, Montanari è stato vittima di innumerevoli attacchi, offese e richieste di dimettersi. Probabilmente vi starete chiedendo perché sono partito da questo preambolo, ma presto lo capirete.

Passiamo a Patrick Zaki. Circa un mese dopo, il 18 luglio, venne emanata la sentenza che lo condannava a 3 anni di carcere di fronte allo sgomento dell’opinione pubblica. Tuttavia il giorno seguente ricevette la grazia presidenziale di Al Sisi, che gli permise di essere scarcerato il 20 luglio. A quel punto a Zaki venne offerto un volo di Stato italiano per rientrare in Italia, ma lui rifiutò sia il volo che le foto con le autorità perché in quanto difensore dei diritti umani voleva rimanere indipendente. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentò la sua scelta così: “La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza”[1].

Tuttavia la scelta di Zaki porterà varie persone, tra cui giornalisti, ad accusarlo di ingratitudine nei confronti dei suoi liberatori, il governo italiano, come se fosse solo merito suo e non anche di Amnesty e altri che si sono battuti per la sua liberazione e affinché l’opinione pubblica spingesse in tal senso. La Premier Giorgia Meloni dichiarò: «Non mi aspetto riconoscenza. Era giusto liberarlo, e l’abbiamo fatto»[2]. Il 23 luglio con un volo di linea, Patrick tornò finalmente in Italia, nella sua Bologna, e dichiarò: “Ringrazio autorità, Ong e la premier Meloni. Ora giustizia per Regeni”[3]. Aggiungendo: “Lotterò per non perdere di nuovo la libertà”[4].

Riccardo Noury, in merito ai ringraziamenti, all’agenzia Ansa, disse: “Patrick ha più volte ringraziato e manifestato apprezzamento per gli sforzi fatti a ogni livello, istituzioni italiane comprese, perché arrivasse questo giorno.”[5] Tuttavia nonostante la gratitudine mostrata da Zaki nei confronti del governo, le polemiche non si sono placate, tanto che Vittorio Feltri su Libero si è permesso di definire Patrick come “un bulletto capace di tutto e buono a nulla”[6]. Lo stesso Feltri che nel 2020 aveva affermato che “I meridionali in molti casi sono inferiori”[7], scatenando una grossa polemica che lo portò lo stesso anno a inviare una lettera di dimissioni all’Ordine dei Giornalisti. Tornando alle sue affermazioni su Zaki, egli non si ferma su quanto sopracitato. Infatti scrive di aver provato sollievo dal fatto che Patrick potesse tornare in Italia, ma di aver cambiato idea a causa del suo “cattivo comportamento”[8]. Feltri dichiara:

“Ora invece, avendo constatato il cattivo comportamento del giovanotto in questione, mi sono ricreduto e non gioisco affatto della sua riconquista del diritto a rientrare in Italia. Egli infatti, invece di ringraziare la Presidente del Consiglio che si è impegnata con successo a riportarlo nella nostra Patria, si è addirittura rifiutato di salire sull’aereo di Stato che gli era stato messo a disposizione per raggiungere il capoluogo emiliano. Scandaloso il motivo di tale scelta: temeva di dover stringere la mano del capo del nostro governo, ciò che evidentemente gli fa schifo come a me fa schifo lui. Sono persuaso che sarebbe stato meglio che Zaki marcisse in una cella egiziana, così avrebbe imparato che la gratitudine è un sentimento che bisogna nutrire nei confronti di chi ti fa del bene. La Meloni è una grande donna, mentre questo ragazzotto è un piccolo individuo che non merita rispetto e neppure la minima considerazione”. Aggiungendo in seguito: “Egli in ogni caso non andrà lontano, perché politicamente e umanamente è un nano. Gli auguro di sparire dalla circolazione. Non merita altro.”[9]

Come si evince dalle parole, Vittorio Feltri accusa ingiustamente Patrick Zaki di non aver ringraziato il governo italiano, cosa che invece ha fatto più volte, e cavalcando questa menzogna offende il ragazzo. Feltri come minimo avrebbe dovuto pubblicare una rettifica al suo articolo in quanto è inesatto il fatto che Zaki non abbia ringraziato la Premier Giorgia Meloni e il governo. Ma oltre a questo quello che rende indecente l’articolo di Feltri sono l’accusa di bullismo a Zaki, il fatto che sarebbe stato meglio che fosse marcito in cella e le continue offese al ragazzo. Partiamo dall’accusa di bullismo; questa è vergognosa, diffamatoria, e fuori dalla realtà poiché Zaki non ha compiuto alcun atto di bullismo verso nessuno. Risulta chiaro che Vittorio Feltri dovrebbe studiare bene sui libri cosa sia il bullismo o nel caso, visto che Patrick non è un’adolescente di scuola, il mobbing (bullismo tra adulti). La definizione data da Olweus, pioniere degli studi, al bullismo è la seguente: ≪Uno studente e oggetto di azioni di bullismo, ovvero e prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o piu compagni (Olweus, 1986; 1991)≫. Per quanto riguarda il Mobbing, questa è la forma di bullismo tra gli adulti, che si manifesta spesso nei luoghi di lavoro attraverso vessazioni verbali e raramente tramite percosse fisiche. Entrambi i fenomeni, bullismo e mobbing, rappresentano una chiara violazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che quest’anno compie il suo 75° anniversario.

Da queste definizioni è chiaro che Zaki non è un bullo, e che Feltri abbia accusato Patrick, un difensore dei diritti umani, di violare i diritti umani in quanto bullo. Sul fatto che Zaki sarebbe dovuto marcire in cella penso che non sia un’affermazione commentabile in quanto già inqualificabile. Su tutte le altre offese rivolte a Zaki, risulta chiaro il tentativo di usare un linguaggio esecrabile volto a screditarne la figura. Penso che l’unica cosa decente che dovrebbe fare Vittorio Feltri sarebbe fare una rettifica all’articolo e chiedere scusa a Zaki.

La cosa che mi ha dato veramente fastidio leggendo le parole di Feltri è che non abbiamo assistito a innumerevoli prese di posizioni e condanne verso le sue dichiarazioni nei confronti di Zaki, mentre circa un mese prima Montanari per aver espresso una posizione di coscienza, peraltro senza usare termini violenti e offensivi, è stato sottoposto ad una vera e propria gogna mediatica. Quanto ricevuto da Montanari è stato inaccettabile, sia chiaro non volevo certo che Feltri ricevesse offese o quant’altro, ma quantomeno delle prese di posizione contro le sue parole e delle richieste di chiedere scusa mi sembravano doverose. Personalmente auguro a Zaki una vita felice, ma adesso sono interessato a vedere cosa farà il governo in merito a Giulio Regeni, visti i trascorsi con l’Egitto che spesso hanno dimostrato come gli affari e la vendita di armi siano più importanti della salvaguardia dei diritti umani.

Fonti: https://www.open.online/2023/07/21/patrick-zaki-rifiuto-volo-speciale-governo-italia/; https://www.open.online/2023/07/22/giorgia-meloni-patrick-zaki-no-riconoscenza/; https://www.rainews.it/maratona/2023/07/patrick-zaki-e-in-italia-e-il-giorno-piu-importante-della-mia-vita-ringrazio-il-governo-italiano-2fe018ee-b7a5-459b-ba78-c844d94b7a70.html; https://www.ansa.it/amp/emiliaromagna/notizie/2023/07/23/patrick-zaki-atterra-a-milano-e-tornato-in-italia_9d0dc185-a6ad-4b09-bd14-209743afe6cf.html; https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/36457338/vittorio-feltri-patrick-zaki-bulletto-come-ci-ha-usato.html; https://tg24.sky.it/cronaca/2020/04/23/vittorio-feltri-meridionali-dichiarazioni-edicole-sud; https://www.open.online/2023/06/13/tomaso-montanari-vs-lutto-nazionale-berlusconi-universita-stranieri-siena/; https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/36078219/tomaso-montanari-sfregio-silvio-berlusconi-universita-siena-bandiera-mezz-asta.html; https://www.professionereporter.eu/2020/06/3833/

[1] Cit da: https://www.open.online/2023/07/21/patrick-zaki-rifiuto-volo-speciale-governo-italia/

[2] Cit da: https://www.open.online/2023/07/22/giorgia-meloni-patrick-zaki-no-riconoscenza/

[3] Cit da: https://www.rainews.it/maratona/2023/07/patrick-zaki-e-in-italia-e-il-giorno-piu-importante-della-mia-vita-ringrazio-il-governo-italiano-2fe018ee-b7a5-459b-ba78-c844d94b7a70.html

[4] Ibidem

[5] Cit da: https://www.ansa.it/amp/emiliaromagna/notizie/2023/07/23/patrick-zaki-atterra-a-milano-e-tornato-in-italia_9d0dc185-a6ad-4b09-bd14-209743afe6cf.html

[6] Cit da: https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/36457338/vittorio-feltri-patrick-zaki-bulletto-come-ci-ha-usato.html

[7] Cit da: https://tg24.sky.it/cronaca/2020/04/23/vittorio-feltri-meridionali-dichiarazioni-edicole-sud

[8] Cit da: https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/36457338/vittorio-feltri-patrick-zaki-bulletto-come-ci-ha-usato.html

[9] Ibidem