Una rivista d’arte riporta che oggi 8 luglio verrà costruita «un’opera d’arte monumentale realizzata con scatole di cartone e nastro adesivo … un’artista francese, complice con altri sei giovani artisti provenienti da varie località italiane ed estere, guida la creazione di quest’installazione che viene costruita e poi distrutta con l’aiuto del pubblico».
Quanto può essere poco artistica e poco ambiental-ecocompatibile, una installazione d’arte in un quartiere di Milano, già deturpato, nato dal nulla con una invasione del territorio che poco a che a che fare con la rivalutazione ambientale?
In un casale ristrutturato (non si faranno riferimenti diretti ndr), tra le altre cose, con i fondi dell’Expo 2015 e già qui c’è un suo: perché? Lo spieghiamo dopo.
Se fate una ricerca su internet scrivendone il nome (che non si riporta proprio per evitare pubblicità poco promettenti ndr) troverete solo indicazioni immobiliari!
Probabile che pochi sappiano, forse neanche la redattrice dell’articolo e gli stessi artisti, che l’intero quartiere è “immerso in un parco pubblico attrezzato di oltre 200mila mq. con oltre 10 km di piste ciclabili che collegheranno Expo alla città di Milano attraverso il Raggio verde n. 7”.
Il quartiere è stato realizzato per l’80% delle opere pubbliche che hanno un valore complessivo di 150 milioni di euro, con infrastrutture, servizi e la maggior parte del parco pubblico.
L’investimento complessivo dell’intervento è stati di 1,2 miliardi. Da parte di chi?
Al termine dell’Esposizione universale nel 2016 accanto alle prime sette torri nate, destinate al Villaggio Expo, sono stati realizzati altri quattro edifici con 293 alloggi.
Così è nato il quartiere di Cascina (…) il più grande insediamento di abitazione sociale (social housing) in Italia, sviluppato per conto del Fondo «Housing sociale Cascina (…)» in accordo con il comune di Milano: 11 edifici per un totale di 690 alloggi e relative pertinenze (cantine, 608 posti auto e 104 box) per 52.500 mq complessivi.
Oltre al Villaggio Expo, nell’area di Cascina (…) si stanno pianificando le procedure per permettere di ospitare i parcheggi temporanei al servizio dell’esposizione per mezzi pubblici e autobus, in uno spazio limitrofo al sito espositivo. Al termine di Expo Milano 2015 su quest’area è stata programmata l’edificazione di edilizia libera, come previsto dal progetto di riqualificazione dell’area promosso da EuroMilano.
Con quanto sopra descritto però questo, quanto c’è rimasto dello storico casale, in queste due giornate verrà realizzata una «grande installazione artistica diretta da Olivier Grossetête, uno degli artisti contemporanei più conosciuti in materia d’arte pubblica noto per utilizzare materiali poveri e di recupero come cartone e nastro adesivo» … «L’8 luglio l’opera verrà così costruita dai partecipanti, assemblando millecinquecento scatole di cartone e trenta chilometri di nastro adesivo, creando così un’opera alta sedici metri e lunga ventiquattro. Il 9 luglio invece l’installazione dal peso di una tonnellata verrà distrutta e poi smaltita in modo sostenibile».
La domanda finale agli artisti è:
– i cartoni che verranno utilizzati, millecinquecento scatole, saranno di certo risultanti già da materiale di riciclo (o sono nuovi? ndr) per essere abiental-compatibili.
– il nastro adesivo, trenta chilometri, utilizzato sarà in carta di riso adesiva (indiana, giapponese o cinese) anche lui ambiental-compatibile (o è quello plastico per pacchi? ndr).
– 30 chilometri di nastro adesivo, non di carta, ma anche di carta, in quanto tempo le persone coinvolte lo avrebbero utilizzato?
Poiché come viene riportato «l’idea è quella di creare un’azione partecipativa capace di coinvolgere il pubblico e di riflettere su tematiche attuali, indagando lo spazio urbano in relazione alla popolazione, la sostenibilità e lo smaltimento dei rifiuti».
Tuttavia non da sottovalutare che durante «le due giornate si svolgeranno laboratori per bambini e adulti, affiancati da camion cibo (food truck) per una pausa pranzo e musica dal vivo», questa sì che è sostenibilità uman-ambientale!