Un gruppo di venti migranti e richiedenti asilo provenienti dall’Africa occidentale e centrale è stato deportato con la forza al confine tra Tunisia e Libia (vicino a Ben Guerdane) la mattina del 2 luglio 2023 dai militari tunisini e dagli ufficiali della Guardia Nazionale.
Il gruppo ha un immediato bisogno di aiuto. In totale ci sono sei donne (tra cui due incinte, una prossima al parto), una ragazza di 16 anni del Camerun e 13 uomini. Due degli uomini sono richiedenti asilo camerunesi registrati presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Il gruppo è composto da persone provenienti da Costa d’Avorio, Camerun, Mali, Guinea e Ciad.
Queste persone, insieme ad altre 28, sono state inizialmente arrestate sabato 1° luglio in una casa a Jbeniana, a circa 35 km da Sfax. Hanno riferito che le autorità, tra cui agenti di polizia, membri della Guardia Nazionale e ufficiali militari, hanno fatto irruzione nella casa in cui si trovavano. Le 48 persone sono state poi arrestate e portate alla stazione di polizia di Jbeniana. I loro passaporti e documenti di identificazione sono stati controllati e registrati.
La polizia avrebbe poi diviso le 48 persone in due gruppi. Il primo, composto da 28 persone, con cui siamo in contatto, non sa cosa sia successo agli altri.
Lei 28 persone sono state trasferite a Ben Guerdane, dove sono state divise in tre basi della Guardia Nazionale e in basi militari, sottoposte a percosse e maltrattamenti, prima di essere abbandonate al confine libico. La Guardia Nazionale ha arrestato otto persone (un ragazzo minorenne e sette uomini) e ha deportato le altre venti in Libia. I loro telefoni cellulari sono stati distrutti e il loro denaro è stato rubato.
Il 4 luglio, un secondo gruppo di 100 migranti e rifugiati è stato deportato nella stessa località al confine libico. Il gruppo è composto da persone di varie nazionalità, tra cui ivoriani, camerunensi e guineani, con almeno 12 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni.
Questa espulsione è simile ad altre deportazioni forzate avvenute tra Libia e Algeria, che sono state criticate dalle persone in movimento dall’Africa occidentale e centrale. Inoltre, negli ultimi giorni sono state segnalate ondate di arresti e violenze contro migranti e rifugiati nella città di Sfax.
Condanniamo le violazioni dei diritti umani subite da questi migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Esortiamo le autorità tunisine a fornire chiarimenti su questi eventi e a intervenire con urgenza per garantire l’assistenza e il sostegno immediato a queste persone.
Organizzazioni firmatarie :
- Association des Ivorien Actifs en Tunisie – ASSIVAT
- Association pour le Leadership et le Développement en Afrique – ALDA
- Association Tunisienne de Soutien aux Minorités – ATSM
- BorderlineEurope – Menschenrechte ohne Grenzen e.V
- EuroMed Droits
- Forum tunisien pour les droits économiques et sociaux (FTDES)
- Iuventa-crew
- Ligue Algérienne pour la Défense des Droits Humains (LADDH)
- Louise Michel MV
- Maldusa
- med
- Migreurop
- Minority Rights Group International
- OnBorders
- Organisation Marocaine Des Droits Humains (OMDH)
- Organisation mondiale contre la torture (OMCT)
- r42-sailandrescue
- RESQSHIP
- Salvamento Marítimo Humanitario
- Sea-Watch
- Syrian Centre for Media and Freedom of Expression (SCM)
- Tamkeen for Legal Aid and Human Rights
- Watch the Med – Alarmphone