Nel discorso tenuto lo scorso 20 giugno al Saint Anselm College a Goffstown, nel New Hampshire, Robert F. Kennedy Jr, sfidante di Joe Biden alle primarie del Partito Democratico, ha parlato di politica estera con toni e argomenti mai sentiti da un politico americano – nemmeno da Bernie Sanders, fino ad ora il più progressista tra i candidati alla nomination a presidente.

Al di là dello scenario patriottico con abbondanza di bandiere a stelle e strisce, che può risultare urticante per una sensibilità pacifista europea, vale la pena di sottolineare l’attacco durissimo al complesso militare-industriale e alle guerre infinite e “inevitabili”, la proposta di trattative per porre fine alla guerra in Ucraina, l’ammissione della responsabilità della Nato e degli Stati Uniti nel continuo spostamento verso est, finendo per accerchiare la Russia, la necessità di cambiare atteggiamento, smettendola con le minacce e la visione del mondo divisa in buoni (noi americani) e cattivi (i nostri nemici), il rifiuto della violenza come soluzione a ogni crisi e l’invito a costruire insieme un movimento per la pace.

Riproponiamo il discorso con sottotitoli in inglese e doppiaggio in italiano, nella speranza che possa davvero portare a un cambiamento nell’attuale, drammatico scenario internazionale.