Sudan

Il generale Burhan, in qualità di capo del Consiglio presidenziale ha esonerato dal suo incarico il governatore della Banca centrale sudanese e ha nominato un sostituto. Inoltre ha ordinato il congelamento dei conti bancari delle forze di pronto intervento e di tutte le società collegate.

Nella capitale continua la guerra a colpi di raids aerei e di risposta con l’antiaerea. Combattimenti che seminano il terrore tra i civili intrappolati nelle loro case.

Una chiesa cristiana di Omdurman, la parte ovest di Khartoum, è stata oggetto di raffiche di mitra da parte di uomini armati. Decine di fedeli sono rimasti feriti, alcuni gravemente.
Una provocazione di bande islamiste, per trasformare lo scontro politico tra i generali golpisti in conflitto confessionale.

A Gedda sono riprese le trattative tra le due delegazioni militari, ma non sono trapelate novità. Negoziati che sembrano una tattica per non essere additati responsabili della continuità del conflitto.

Le tregue umanitarie annunciate hanno permesso l’arrivo di aiuti internazionali, ma non ci sono ancora le condizioni di sicurezza per gli operatori da consentirne la distribuzione alle popolazioni bisognose.