Il 14 di maggio in Turchia si svolgeranno le elezioni presidenziali e politiche. E’ un momento importante che coinvolge anche quelle 3.286.786 di persone che posseggono la cittadinanza della Repubblica di Turchia e residenti all’estero. Esattamente come in Italia dove si trovano 20.148 aventi diritto al voto che hanno iniziato a recarsi ai seggi il 3 di maggio. Nel Bel Paese, è possibile votare presso il Consolato Generale a Milano e presso l’Ambasciata a Roma fino al 7 di maggio.
Nei primi giorni del voto, in particolare a Milano dove si concentrano più del 50% delle elettrici e degli elettori, è stata osservata una coda molto lunga che ha generato circa cinque ore di attesa. Secondo alcuni osservatori indipendenti e i rappresentati delle liste questa lunga attesa ha fatto sì che alcune persone rinunciassero al voto, sopratutto lavoratori e persone con i minorenni. Ovviamente per le persone residenti a Milano ci sarebbe un secondo tentativo per votare ma per coloro che vengono da fuori potrebbe essere non più praticabile il diritto al voto visto il viaggio da affrontare e gli eventuali problemi legati all’orario di lavoro.
Secondo l’agenzia di Stato, Anadolu Ajansi, verso gli ultimi giorni del voto, in particolare a Milano, le postazioni dentro il Consolato potrebbero diventare 4 per smaltire le code. Tuttavia, secondo i rappresentanti dei partiti politici presenti in Italia, sia il 6 che il 7 di maggio l’affluenza potrebbe cresce ancora di più e quelle postazioni potrebbero non bastare. Si attende l’arrivo di una quantità elevata di persone questo weekend visto che parecchi luoghi di lavoro sarebbero chiusi per uno o due giorni.
Infine, secondo alcuni osservatori elettorali e rappresentanti di liste, nei primi giorni delle elezioni, per via dell’assenza temporanea degli impiegati statali, che per legge devono presidiare i seggi, la votazione è stata interrotta per qualche istante oppure è andata avanti con una notevole lentezza. Questo potrebbe essere, in parte, la spiegazione per la formazione delle code e le lunghe ore di attesa per il voto.
La nostra redazione ha provato a contattare telefonicamente il Consolato Generale di Milano, con l’obiettivo di dargli spazio, ma purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di ricevere nessuna dichiarazione ufficiale. La persona che ha risposto al telefono non era autorizzata a farlo e chi avrebbe potuto parlare con noi era impegnatə nei seggi. Successivamente abbiamo mandato una mail con le nostre domande e siamo ancora in attesa dei riscontri.
Ci auguriamo che le istituzioni della Repubblica di Turchia presenti sul territorio italiano prendano cura del diritto al voto, creano quelle adeguate condizioni per l’esercizio di questo, dato che si tratterebbe di uno dei pilastri della democrazia.