Dopo oltre dieci anni di attesa e due sentenze del Consiglio di Stato che hanno dichiarato illegittimi gli ampliamenti della Rwm, la Prefettura si è finalmente decisa a pubblicare una proposta per aggiornare il piano di emergenza per le aree esterne (PEE) relativo all’assetto attuale dello stabilimento (link al documento). Un piano d’emergenza necessario per una fabbrica di armi da guerra, che rientra tra quelle a rischio di incidente rilevante per la pericolosità dell’attività che avviene al suo interno e nelle operazioni di trasporto delle merci in ingresso e in uscita. Ricordiamo inoltre che lo stabilimento principale della Rwm, sito tra i comuni di Domusnovas e Iglesias, dista poche centinaia di metri dalle aziende agricole della zona e poco meno di due chilometri dal primo centro abitato.

Il piano di emergenza (PEE) attualmente in vigore è scaduto da anni: risale infatti al 2012 (link al documento), quando ancora la produzione era principalmente di tipo civile e perciò non tutela dai rischi che derivano dalla produzione militare attuale. Eppure il PEE va integrato e aggiornato ogni volta che ci sono modifiche significative e in ogni caso almeno ogni tre anni. Un grave ritardo ripetutamente segnalato con denunce e manifestazioni di protesta da parte delle associazioni impegnate nella vertenza.

I ricorrenti e le associazioni stanno già lavorando per evidenziare le numerose criticità presenti nella proposta di aggiornamento del PEE. Infatti il documento si riferisce al solo impianto principale sito in zona San Marco/ Matt’e Conti, lasciando fuori i due magazzini/linee produttive di proprietà dell’azienda nelle zone industriali di Musei e Iglesias.

Per quanto riguarda invece il rischio idrogeologico derivante dalla presenza del Rio Gutturu Mannu (Rio Figu), classificato a elevato rischio di esondazione, il PEE si limita all’ovvia considerazione per cui “l’area di stabilimento più prossima agli argini del Rio Gutturu Mannu (Rio Figu) è interessata da pericolosità idraulica, con pericolosità che decresce man mano che ci si allontana dal Rio”. Peccato che la distanza tra lo stabilimento e il Rio Gutturu Mannu sia pari a zero, visto che il corso d’acqua attraversa lo stabilimento e lo taglia in due (al contrario di quanto erroneamente affermato nella proposta del PEE).

Il termine per presentare osservazioni critiche è di 45 giorni; se la proposta dovesse superare il vaglio delle critiche, è poi previsto un incontro pubblico per la sua presentazione. Sarà in ogni caso un’occasione per esigere risposte che riguardano la sicurezza e la incolumità delle persone, attese ormai da troppo tempo.

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