L’entusiasmo bipartisan non cancella i dubbi sulla scelta
L’intesa raggiunta oggi tra Regione e il Comune di Torino per la costruzione del nuovo ospedale Maria Vittoria nell’area del parco della Pellerina ci sembra accolta con eccessivo entusiasmo dagli esponenti di centrodestra e centrosinistra.
Quando gli interessi in gioco sono considerevoli i partiti trovano subito un accordo bipartisan ma che la collocazione di un nuovo polo ospedaliero da 100.000 mq a margine di una preziosa area verde nella città di Torino possa essere una scelta sostenibile ci sembra un’affermazione paradossale.
Le associazioni che si battono per difendere il Parco della Pellerina, oltre a evidenziare le criticità ambientali, di consumo del suolo e di viabilità, ricordano che l’area risulta identificata dal Piano di assetto idrogeologico metropolitano come esondabile, dunque non vi si dovrebbe edificare neanche un servizio come un ospedale.
E mentre continuiamo ad apprendere informazioni attraverso roboanti dichiarazioni a mezzo stampa, ricordiamo che non abbiamo ancora ricevuto la documentazione richiesta mediante un accesso agli atti successivo all’interrogazione relativa allo studio sul dimensionamento del nuovo Maria Vittoria.
Da informazioni non confermate, pare inoltre che l’area ex Thyssen, in attesa di riconversione dopo il drammatico incendio, sia stata esclusa per privilegiare un possibile progetto privato relativo ad un impianto di produzione di idrogeno rinnovabile, materia altamente infiammabile che richiederebbe, tra le altre cose, un sistema di prevenzione incendi ed esplosioni rigorosissimo: non il massimo a fianco di un ospedale.
Ci aspettiamo maggiore serietà e trasparenza dalle due giunte di centrosinistra e centrodestra, oltre che maggior rispetto per i cittadini che stanno cercando di difendere il loro territorio, oltre che per i loro rappresentanti nelle istituzioni, che hanno tutto il diritto di partecipare ai processi decisionali.
Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte