Gli insegnanti sono scesi in piazza dopo due mesi di sciopero per protesta contro le condizioni di impoverimento, causato dalla svalutazione della lira.
Il futuro di un’intera generazione di giovani è in pericolo, perché il sistema di istruzione, sia pubblico che privato, rischia di bloccarsi.
Gli insegnanti lamentano ritardi nei pagamenti degli stipendi arretrati e la non attuazione degli accordi sindacali per le compensazioni salariali sull’andamento dell’inflazione.
La lira ha perso il 90% del suo valore d’acquisto, ma le retribuzioni sono rimaste quelle di 4 anni fa, prima dell’esplosione della crisi.