L’11 gennaio 2023 sarà il primo anniversario della scomparsa del compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Nel ricordarne la luminosa testimonianza di persona buona, mite e generosa, vorremmo una volta ancora invitare chi ne ha apprezzato l’impegno morale e civile a dare seguito ad una delle sue iniziative di pace, di solidarietà, per i diritti umani di tutti gli esseri umani: l’impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.
Da Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente – con una conferenza stampa, un video e un tweet – la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d’America di concedere la grazia a Leonard Peltier. Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scrisse, in italiano e in inglese:
“Invierò una lettera alle autorità statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement, in carcere da 45 anni. Spero che le autorità accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque“.
Peraltro fin dagli anni Novanta del secolo scorso il Parlamento Europeo aveva approvato risoluzioni a tal fine. Così recitava il testo della risoluzione del Parlamento Europeo dell’11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo, – vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier è stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benchè non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l’equità del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non riceverà adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorità penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilità di appello concessegli dal diritto statunitense,1. insiste ancora una volta affinchè venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinchè Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un’indagine sulle irregolarità giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all’ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d’America.
Peraltro, com’è noto, nel corso di quasi mezzo secolo la liberazione di Leonard Peltier è stata richiesta da personalità come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchù, Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre. Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti, tra molti altri, sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d’America affinchè conceda la grazia che liberi l’illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell’Onu; e l’8 settembre 2022 con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).
Nel ricordo dell’indimenticabile presidente David Sassoli rinnoviamo la richiesta di un impegno corale affinchè sia finalmente restituita la libertà a Leonard Peltier.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo