Iran. Un’altra esecuzione di un manifestante. Il sito Mizan, portavoce della Procura iraniana, ha scritto stamattina che è stata eseguita la seconda condanna comminata ad un partecipante alle poteste. Si tratta di Majid Rida Nahrawand, che è stato impiccato in pubblico nella città di Mashhad, nel nord est del paese.
Nuove altre condanne a morte sono state annunciate in Iran. È stata fatta trapelare la decisione della pena capitale per l’ex calciatore Amir Nasr-Azadani, di 26 anni, e per l’attore teatrale Hossein Mohammadi (26enne), entrambi arrestati dopo aver partecipato ai cortei di protesta in seguito alla morte di Mahsa Amini.
Amir e Hossein per la dittatura degli ayatollah sono due ‘traditori’, hanno compiuto atti di ‘guerra contro Allah’, hanno minato la sicurezza del popolo e quindi meritano di morire. La meglio gioventù sacrificata sull’altare del potere tirannico, per terrorizzare la popolazione.
Amnesty International ha reso noto di aver documentato nomi e dati di 44 bambini uccisi durante le vittime da parte del governo. Secondo il rapporto, 34 bambini sono stati uccisi da proiettili al cuore, alla testa o ad altri organi vitali. Quattro a colpi d’arma da fuoco da distanza ravvicinata. Cinque sono morti a causa di aggressioni e uno è rimasto soffocato per i lacrimogeni. I parenti sono stati costretti a seppellirli in villaggi remoti e gli è stato vietato di condividere immagini sui social.
Uccisioni di piazza e condanne a morte nei tribunali non hanno bloccato le proteste che continuano incessanti e con il coinvolgimento di tutti gli strati della popolazione, anche a causa delle condizioni di vita difficili per gli effetti dell’embargo.
La valuta iraniana ha subito un ulteriore calo nel cambio al mercato nero, a causa delle ulteriori sanzioni annunciate da Stati Uniti e UE. Le sanzioni, come hanno sempre insegnato le esperienze di Iraq, Libia e Siria, danneggiano la popolazione, non i dittatori.
A quando il ritiro degli ambasciatori?