Ieri il corteo partito da piazza Castello ha sfidato la pioggia per sfilare in solidarietà ai Kurdi contro l’attacco armato di Erdogan nel nord della Siria
I manifestanti hanno sfilato al grido di Erdogan terrorista.
In tutti gli interventi al microfono è stata espressa una dura condanna ad Erdogan, che sta attaccando obiettivi civili sensibili.
E’ stata condannata anche la politica estera italiana, considerata non solo indulgente, ma connivente con il “dittatore” Turco. Dai portici di via Po sono partiti degli applausi dai passanti durante l’intervento al microfono di Davide Grasso, che, come Jacopo Bindi e Fabrizio Maniero, anch’essi presenti a sostegno della manifestazione, ben conoscono, essendo stati in Kurdistan, l’evolversi della vicenda del popolo Kurdo e del confederalismo democratico.
E’ stata anche evidenziata e criticata la vendita di armi italiane alla Turchia, che come hanno sottolineato i manifestanti è il secondo esercito più armato della NATO.
Criticata anche l’informazione, che poco tratta del tema. E’ stato suggerito di informarsi da canali indipendenti per avere una visione più reale, secondo i manifestanti, di ciò che sta accadendo. E’ stato fatto un forte appello alla cittadinanza affinché non venga sottovalutata l’azione militare contro i Kurdi attuata da Erdogan ma anche dall’Iran.
L’oppresssione dei Kurdi, come ad esempio quella dei palestinesi sono, al contrario del conflitto in Ucraina, piuttosto ignorati dall’opinione pubblica. Sembrano terre lontane da noi, ma come ogni conflitto hanno comunque, tra l’altro, ripercussioni internazionali che ci interessano direttamente.
A sostegno dei manifestanti anche la comunità dissidente iraniana, “Un ponte per”, la Federazione anarchica italiana, diversi esponenti della cittadinanza attiva torinese, non ultima Laura Schrader Ferraro, sostenitrice storica della causa Kurda.
Una dimostrazione di solidarietà nei confronti del popolo Kurdo dal forte contenuto empatico e dall’indiscutibile valore informativo.