Rifondazione Comunista condanna l’aggressione militare in corso da parte della Turchia di Erdogan contro la città curda di Kobane e la regione del Rojava nel nord della Siria.
Il secondo esercito della NATO ha scatenato bombardamenti e offensiva militare contro la città che ha respinto l’Isis e l’autogoverno del Rojava.
I bombardamenti colpiscono popolazione civile, scuole, ospedali.
Undicimila combattenti curdi sono caduti per fermare l’Isis e Al Quaeda che avevano il sostegno della Turchia e del Qatar.
Ora Erdogan sta usando la strage di Istanbul, probabilmente opera degli stessi servizi turchi, come giustificazione per bombardare i territori liberi del Rojava e cancellare un’esperienza di autogoverno e convivenza tra i popoli che è un esempio per i popoli di tutta l’area.
Non a caso la rivoluzione in corso in Iran ha fatto proprio lo slogan del movimenti di liberazione curdo: Donna, Vita, Libertà.
Invitiamo tutte le forze sociali, sindacali, politiche democratiche e antifasciste alla mobilitazione.
Chiediamo al governo italiano e all’Unione Europea di condannare l’aggressione turca e chiedere l’immediata cessazione degli attacchi turchi.
E’ Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, coordinamento nazionale di Unione Popolare, ad affermarlo.