Ok, se riporti quella frase di D’Annunzio puoi dire che è la “frase di uno scrittore” usata originariamente in un contesto non fascista. E se la abbini allo stemma della X Mas puoi dire che si tratta di un simbolo della marina militare (odio la marina militare, ma questo è un altro discorso). E magari dirai pure che c’è una canzone di John Lennon intitolata “Happy Xmas”. Ok, puoi dire che il fascismo non ha l’esclusiva di «me ne frego». Ok, se fischietti le note di “Giovinezza” puoi dire che il motivetto fu composto nel 1909. Puoi dire che la croce celtica in origine era un simbolo della tradizione precristiana. Ho capito come funziona. A ‘sto punto puoi anche dire che la svastica era un simbolo sacro indù. E il saluto romano puoi dire di averlo visto nei kolossal hollywoodiani, anche se in realtà non era un saluto in voga tra gli antichi romani. Puoi dire che “Boia chi molla” fu usato addirittura nel Settecento e poi nei moti del 1848. Puoi dire che “Dux” significava comandante militare in epoca romana.
Puoi mettere insieme tutte queste cose, puoi addirittura ostentarle, perché ti difenderai così. Vedo che per molti è una difesa convincente. Ne prendo atto, siamo fottuti. Quelli come Montesano (uno che già nel 2017 portava le canzoni del leader di CasaPound nei suoi spettacoli) ci sommergeranno di simbologia nazifascista e si attaccheranno a queste cose quando saranno sgamati. E piagnucoleranno. E faranno le vittime. Riprendendo la famosa battuta dei Blues Brothers, “Io li odio i nazisti dell’Illinois.”