Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato a maggioranza una risoluzione sulla crisi del Sahara Occidentale, invitando le parti al negoziato “senza precondizioni e in buona fede”, per raggiungere “una soluzione condivisa”.
La risoluzione rinnova per un altro anno la missione ONU nel Sahara Occidentale.
La risoluzione apparentemente neutrale è in realtà ambigua, perché non riprende il tema centrale del referendum per l’autodeterminazione. Russia e Kenya si sono astenute considerando il testo preparato dalla delegazione statunitense “non in linea con le risoluzioni precedenti”.
Washington con la precedente amministrazione Trump ha barattato il riconoscimento marocchino di Israele con l’ammissione dell’occupazione militare marocchina del territorio del Sahara Occidentale dopo il ritiro del colonialismo spagnolo. La tregua dura dal 1991, ma un anno fa il conflitto è ripeso dopo che Rabat ha occupato via militare la strada che collega il territorio saharawi con la Mauritania.