Giovedì 27 ottobre ore 17 in via Etnea/angolo via Prefettura

Presidio contro il rinnovo degli accordi Italia Libia

Prosegue la mobilitazione internazionale promossa da  Abolish Frontex, Diritto di migrare-diritto di restare e Solidarity with Refugees in Libya contro il rinnovo del Memorandum Italia-Libia. 

Il Memorandum viola le leggi internazionali ei diritti umani. Nel 2012 l’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per aver praticato il respingimento di persone in viaggio verso la Libia. Per aggirare questa sentenza, nel 2017 è stato firmato il Memorandum of Understanding (MoU) . Da allora è stato ampiamente contestato e denunciato da Amnesty International, altre ONG per i diritti umani, UNHCR, Nazioni Unite (ONU) e la stessa Unione Europea. Rifugiati in Libia, un gruppo di persone auto-organizzate in movimento bloccate in Libia, dall’ottobre 2021 protesta contro le condizioni disumane stabilite dal MoU davanti all’ufficio dell’UNHCR a Tripoli, in Libia, nonostante la brutale repressione che stanno affrontando. Ad oggi, più di 300 dei compagni arrestati nel violento sgombero del campo di protesta nel gennaio 2022 sono ancora detenuti.

Il MoU disciplina la cooperazione tra Italia e Libia in materia di sicurezza e migrazione irregolare, che comprende: il supporto tecnico e tecnologico alla cosiddetta guardia costiera libica, il completamento del sistema di controllo delle frontiere terrestri meridionali della Libia; finanziamento dei centri di detenzione locali. ​È finanziato principalmente dall’UE e implementato dall’agenzia di frontiera europea Frontex. Parte del finanziamento va all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), che stanno fornendo una facciata umanitaria invece di adempiere al loro dovere di proteggere i rifugiati in Libia. Ma qual è la realtà?

– Il Memorandum stabilisce un’esternalizzazione radicale , instaurando un regime di morte alle frontiere e nei campi di concentramento libici. Sono ampiamente noti i numerosi rapporti che mettono in luce le atrocità commesse in Libia, finanziate da questi accordi italiani . Dal 2017, 50.000 persone in movimento sono state rimpatriate in questi campi, in quanto intercettate e catturate dalla cosiddetta Guardia costiera libica. La Libia non è un “luogo sicuro” per lo sbarco, ancora migliaia di persone vengono portate a terra lì, solo per passare attraverso il ciclo infernale di detenzione arbitraria, contrabbando, tentata fuga in salvo, intercettazione da parte della cosiddetta Guardia costiera libica e nuovo arresto. Questo ciclo include torture, stupri, schiavitù, fame e morte.

– Il governo italiano sta addestrando le forze di sicurezza libiche, direttamente colluse con milizie e trafficanti di esseri umani, con le quali fanno affari più redditizi del traffico di droga. Questa collusione è stata ripetutamente denunciata dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate o involontarie e altri.

– La Libia non ha mai ratificato le Convenzioni di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati e non riconosce nemmeno pienamente l’UNHCR. Anche le persone registrate dall’UNHCR come richiedenti protezione vengono arbitrariamente arrestate e rinchiuse nei campi di concentramento. L’ONU e la Corte penale internazionale (CPI) hanno ripetutamente condannato i crimini contro l’umanità commessi in questi campi.

Il 2 novembre 2022 il MoU si rinnoverà automaticamente per altri 3 anni, a meno che né il governo italiano né quello libico lo annullino. La continuazione di questo memorandum consoliderà le condizioni disumane in Libia per le persone in movimento.

Il popolo italiano, europeo e non solo deve essere solidale con i rifugiati in Libia e usare il proprio potere per costringere l’Italia e l’UE a cancellare questo accordo disumano. I membri del Parlamento italiano devono difendere i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e impugnare il MoU.

L’ITALIA DEVE FERMARE IMMEDIATAMENTE IL MEMORANDUM!

Chiediamo: La fine di tutti i finanziamenti dell’UE e della cooperazione con la cosiddetta Guardia Costiera libica e altri attori di “soccorso” marittimo libico! L’ attivazione urgente di una missione europea di soccorso in mare nel Mediterraneo! La fine della criminalizzazione dei soccorritori marittimi civili e delle persone in movimento! L’evacuazione delle persone in movimento verso i paesi sicuri dell’UE! La chiusura dei centri di detenzione libici!Che le richieste delineate nel Manifesto dei rifugiati in Libia siano soddisfatte!

LA LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE E IL DIRITTO DI SOGGIORNO DEVONO ESSERE UN DIRITTO UNIVERSALE!

Rete Antirazzista Catanese

 

Hanno aderito: Arci, Città Felice, Cobas                                                                                                            info-adesioni: catanianofrontex@gmail.com

www.dirittodirestare.it – www.abolishfrontex.org

https://www.facebook.com/events/1157143485217104?ref=newsfeed

https://www.facebook.com/FuturaInRete/videos/415209579178598

https://www.radioradicale.it/scheda/681003/la-protesta-contro-il-memorandum-italia-libia-davanti-a-montecitorio-intervista-ad-eva?fbclid=IwAR1LhWYT0qfvzn8mPxvWfdZZ6gIzkwUFv9kcTY7ipIHCBRlPLR7jCRZuqh4

https://www.a-dif.org/2022/10/25/a-volte-ritornano-i-porti-chiusi/?fbclid=IwAR2haXJDpOGDgW4TD_3U6c1AXNvZYpw1j3kXdNWD73Up86gxiuggpUIasEI

https://www.migazin.de/2022/10/25/katarina-barley-frontex-handelt-total-illegal/?fbclid=IwAR0k9X8ri-V6rRYiGfgYt8T9AjzHMZb1YTUsapLr6cqyd9rquo3JPi5Qc6Q