Per poter attuare l’embargo sul carbone dell’Unione Europea contro la Russia, la Germania ne ha aumentato le importazioni dalla Colombia, scatenando così le proteste delle comunità indigene.
L’incremento delle importazioni tedesche di carbone dalla Colombia, per compensare la riduzione delle importazioni dalla Russia dovuta alle sanzioni, ha causato nuove proteste intorno a una tristemente nota miniera colombiana.
La miniera di El Cerrejón e il suo gestore Glencore da molti anni ricevono aspre critiche, perché in quella regione, per effetto dell’estrazione del carbone, violazioni dei diritti umani e gravi danni ambientali sono all’ordine del giorno. Anche fornitori di energia tedeschi acquistano carbone da El Cerrejón. L’anno scorso la Glencore stava valutando di chiudere la miniera, ma ora non ci pensa più: l’embargo dell’Unione Europea sul carbone contro la Russia ha fatto salire alle stelle i prezzi, e così El Cerrejón realizza utili di nuovo più elevati.
La Germania ha nuovamente aumentato in modo significativo le importazioni di carbone dalla Colombia. Malgrado il governo tedesco sostenga che la Glencore ora rispetti le norme sui diritti umani e ambientali, all’inizio di settembre nella regione sono iniziate, soprattutto da parte delle comunità indigene, nuove proteste contro l’estrazione del carbone. Un rappresentante della comunità indigena Wayúu ha dichiarato che avrebbe causato solo “inquinamento, danni all’ambiente e alla salute”.
Traduzione dal tedesco di Barbara Segato. Revisione di Thomas Schmid.