Ari Folman, regista del film d’animazione “Anna Frank e il diario segreto” in uscita nelle sale italiane il 29 settembre, è nato nel 1962 ad Haifa, da una famiglia di ebrei polacchi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz. Ha esordito nel 1996 con “Clara Hakedosha”, vincendo svariati premi. L’attenzione internazionale e gli elogi della critica gli sono arrivati grazie al lungometraggio d’animazione “Valzer con Bashir”, presentato al Festival di Cannes 2008, vincitore del Golden Globe per il miglior film straniero e nominato all’Oscar nel 2009 per la stessa categoria.
“Anna Frank e il diario segreto” è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2021. Romanzo grafico commovente, è stato accolto da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Internatonal Italia presente all’anteprima insieme al regista, con queste parole: “Amnesty International è grata e onorata di supportare una pellicola come questa, così importante per il processo educativo delle nuove generazioni”.
A metà tra storia e invenzione “Anna Frank e il diario segreto” (in inglese Where is Anna Frank, senza punto interrogativo) racconta che ad Amsterdam, nell’odierno museo dedicato alla giovanissima scrittrice morta nel campo di sterminio di Bergen Belsen, un fulmine infrange la teca nella quale è custodito il suo famoso diario. Dalle pagine del Diario si materializza Kitty, l’amica immaginaria a cui Anna scriveva. Kitty è alla ricerca febbrile dell’Anna Frank dei nostri giorni e diventa nel film l’invenzione che fa da io narrante, filo conduttore del racconto, trait d’union tra i soprusi di ieri e quelli di oggi che, sotto diverse spoglie, hanno uguale significato: i profughi sono i perseguitati del presente. Una bimba rifugiata diventa l’Anna Frank della nostra contemporaneità.
Il regista racconta in conferenza stampa di non essere stato inizialmente disponibile alla realizzazione di quest’opera e di aver rifiutato l’offerta e di essersi poi accordato per poterla sviluppare alle condizioni che fosse di animazione e rivolta ai bambini. La sua ricerca e il suo lavoro sono durati otto anni. In risultato è una graphic novel importante non solo dal punto di vista contenutistico, ma anche nella forma, condizione necessaria per colpire il nostro inconscio. La graphic novel è nitida, vivida, plastica ed eloquente, scorre con eleganza dipanando una vicenda narrativa che, pur essendo indirizzata ai più giovani, non è solo per loro.
Affiancato dalla disegnatrice Lena Guberman, Ari Folman ha dato vita al film attraverso 159.000 disegni creati durante la pandemia in 15 paesi diversi da artisti diversi, attraverso una tecnica che riesce a coinvolgere. Le uniformi nere e i volti cadaverici delle altissime SS ci ispirano paura, le case di Amsterdam ricordano la realtà del tempo, i lineamenti di Anna sono quelli delle foto che suo padre ha affidato ai posteri. La bellezza del lavoro, l’importanza del messaggio, alcuni stralci autentici del diario di Anna Frank, restituiscono in maniera involontaria, pur nel ricordare l’Olocausto, un’emozione di speranza e malgrado tutto di fiducia nella creatività umana.
Interrogato sul potere educativo e maieutico dell’arte, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, il regista Ari Folman ha risposto così: “Quando frequentavo la scuola di cinema ingenuamente pensavo che attraverso i film si potesse cambiare il mondo. Ma l’arte non ha questo potere, non dà vita a dei movimenti; la stampa libera in questo senso può fare di più. Il cinema e l’arte non cambiano il mondo, ma modificano nel profondo piccole cose che a poco a poco possono diventare grandi. Se un ragazzino oggi vedendo il mio film sente il desiderio di informarsi meglio, ecco, credo di aver fatto bene il mio lavoro”.
Data di uscita: 29 settembre 2022
Genere: Animazione, Storico, Drammatico
Anno: 2021
Regia: Ari Folman
Attori: Emily Carey
Paese: Belgio, Francia, Olanda, Lussemburgo, Israele
Durata: 109 minuti
Distribuzione: Lucky Red
Sceneggiatura: Ari Folman
Fotografia: Tristan Oliver
Montaggio: Nili Feller
Musiche: Ben Goldwasser, Karen O
Produzione: Le Pacte