Dal 1° al 5 ottobre sarà in Italia, proveniente dall’incontro con l’Onu a Ginevra, la delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” impegnata in un tour europeo in cui incontrerà personalità, esperienze, associazioni ed istituzioni impegnate per la liberazione di Leonard Peltier,  da 47 anni detenuto innocente.

Come è universalmente noto, la sua liberazione è stata richiesta da personalità come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchù, papa Francesco e il Dalai Lama.

Un anno fa l’indimenticabile Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli fece un appello pubblico – che ebbe grande rilevanza internazionale – per la concessione della grazia presidenziale da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America.

Del resto l’intero Parlamento Europeo fin dal secolo scorso, con due risoluzioni del 1994 e del 1999, aveva già chiesto la liberazione dell’illustre attivista nativo americano.

Sempre lo scorso anno hanno sottoscritto l’appello per la liberazione di Leonard Peltier anche i sindaci di varie città italiane, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.

Alcuni mesi fa anche la Commissione giuridica ad hoc dell’Onu ha  chiesto la liberazione di Peltier. Infine l’8 settembre 2022 l’intero Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d’America ha chiesto all’unanimità  al Presidente Biden l’atto di grazia che restituisca la libertà a Leonard Peltier.

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La delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” che visiterà l’Italia è composta da tre prestigiose donne native americane che lo dirigono e coordinano la solidarietà internazionale nei confronti dell’attivista.

Carol Gokee, Anishinabe, ha diretto l'”International Leonard Peltier Defense Committee” ed è attualmente la coordinatrice del “Rise Up Tour” in Europa. Impegnata da sempre per i diritti umani di tutti gli esseri umani, protettrice della Madre Terra, ha dedicato la sua vita a difendere i diritti e sostenere le lotte delle popolazioni indigene di tutto il mondo.

Lona Knight, Lakota, è discendente di Jackson Kills Whiteman, che fu uno dei pochi sopravvissuti al massacro di Wounded Knee del 1890; la sua famiglia allevava cavalli da rodeo nella riserva del fiume Cheyenne. Lavora come formatrice e terapista occupandosi di traumi e lutti profondi.

Jean Roach, Lakota, è l’attuale condirettrice dell’International Leonard Peltier Defense Committee ed è una storica militante dell’American Indian Movement; madre e nonna, è una delle superstiti dello scontro a fuoco del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge.

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In Italia sono previsti incontri in Valsusa, a Torino, a Milano e a Roma. La delegazione incontrerà personalità della cultura, della riflessione morale e dell’impegno civile, movimenti ed esperienze di impegno per la pace, la solidarietà fra le persone e tra i popoli, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa del mondo vivente, l’associazionismo democratico, autorevoli rappresentanze accademiche, sindacali, politiche ed istituzionali.

Per informazioni scrivere a bigoni.gastone@gmail.com