Centaurus”, l’hanno soprannominata così, l’ultima sottovariante di Covid 19, è in arrivo dall’India, ma sta già girando da maggio in Usa e in 35 Paesi: è la BA.2.75, un caso registrato ad agosto in Italia. Non si sa esattamente cosa succederà, quel che è certo, però, è che la pandemia non è affatto finita: quest’anno, da gennaio ad oggi, vi è stato un altro milione di morti per Covid nel mondo, come dichiarato da OMS. Tuttavia la partita “vaccini” pare diventata una tragica guerra miliardaria fra le multinazionali del farmaco, a colpi di denunce e cause in tribunale. In tutto questo, la pandemia da Coronavirus sembra essere scomparsa dalle priorità del nostro Paese.
“Ma non ci si può distrarre affatto, perché la gente continua a morire di Covid 19 e delle sue multiformi varianti – ha detto Vittorio Agnoletto, di Medicina di Democratica e già portavoce della Campagna Europea Diritto alla Cura- No Profit on Pandemic – e, mentre la curva contagi risale anche in Italia, assistiamo allo scempio della guerra a carte bollate fra Moderna e Pfizer Biontech: in gioco i profitti miliardari dei brevetti dei vaccini! Non ci interessa entrare nel merito dell’accusa che Moderna fa a Pfizer di aver utilizzato i suoi brevetti a tecnologia mRNA senza pagare pegno: non è la salute della gente in primo piano ma i profitti pazzeschi e una torta multimiliardaria di almeno 52 miliardi di dollari da spartirsi!”
Come denunciato ripetutamente dalla Campagna Diritto alla Cura, di cui Medicina Democratica è stata fra i protagonisti, è necessario affrontare il nodo scorsoio degli accordi commerciali internazionali: ”Occorre urgentemente – ha aggiunto Vittorio Agnoletto – modificare i trattati commerciali in materia di proprietà intellettuale e sospendere, almeno temporaneamente, i brevetti dei vaccini e dei farmaci anti Covid, ma non solo. Infatti, per quanto riguarda il vaiolo, si sta ripetendo la stessa situazione: un’azienda danese, la Bavarian Nordic, ne possiede il brevetto, ed è l’unica che lo può produrre, imponendo prezzi molto alti per una produzione che già oggi risulta quantitativamente insufficiente. La sospensione dei brevetti, a cominciare da quelli contro il Covid-19, è indispensabile per consentire la produzione e l’utilizzo di vaccini e farmaci anche nei Paesi del Sud del mondo, dove addirittura due terzi dei sanitari e tre quarti degli anziani non sono stati ancora vaccinati contro il Covid-19, come denunciato dal direttore generale OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus”.