Ieri in piazza Alimonda il Comitato Piazza Carlo Giuliani ha indetto la manifestazione, che si svolge da 21 anni, per la ricorrenza della morte di Carlo Giuliani, ucciso il 20 luglio 2001 alle 17:27 dal carabiniere Placanica
Un’atmosfera calda, familiare, quella che abbiamo respirato nella manifestazione: “In questa piazza abbraccio tante persone care” è stato l’incipit dell’intervento dal palco di Haidi Giuliani, la mamma di Carlo.
Molti gli interventi e i musicisti sul palco:
Cristina Franceschi e Patrizio Raso
Altera
ICAP – Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli
Malasuerte Fi*Sud
Mamme in Piazza per la libertà di dissenso
Marco Rovelli
Ora in Silenzio per la Pace
Alessio Lega
Delegazione lavoratori GKN
Renato Franchi e l’Orchestra del Suonatore Jones
Adele Arancio, una dei due vincitori dell’anno scorso della borsa di studio istituita dal Comitato, ha presentato le due vincitrici di quest’anno: Paola Di Lauro e Laura Nesti.
Si è parlato dei temi cari alla sinistra: dure le critiche al neoliberismo, al Governo Draghi, all’invio di armi in Ucraina, alle politiche repressive sull’immigrazione, e prima tra tutti, alla repressione del dissenso e delle lotte della base sociale.
Maurizio Acerbo Segretario di rifondazione: “arresti decisi ieri dalla Procura di Piacenza che hanno colpito 8 militanti sindacali con un teorema che criminalizza l’attività sindacale. Viene definita estorsione organizzare i lavoratori per ottenere migliori salari e migliori condizioni di lavoro”.
“Avevamo ragione” è stata la frase più spesso ripetuta negli interventi dal palco, è un sentimento diffuso tra chi ieri ha partecipato alla manifestazione: le condizioni socioeconomiche che stiamo vivendo erano state previste dal movimento cha manifestò in quelle drammatiche giornate del 2001, nelle quali lo Stato espresse una feroce repressione, culminata con la drammatica morte di Carlo, all’età di 23 anni.
Potente l’intervento dal palco di Haidi Giuliani, mosso da un’inestinguibile anelito di giustizia. “Sono venuta con un amico” ha dichiarato srotolando con orgoglio l’immagine di Don Gallo.
“Sono 21 anni che a noi viene negato un processo. Il processo per l’uccisione di Carlo non si deve fare”.
“Carlo ha rifiutato di fare il militare, ha voluto fare il servizio civile, perché era contro la guerra. Pensava che siamo tutti insieme un genere umano, era quindi contro le frontiere. Era contro la guerra e contro le frontiere per essere al fianco dei più deboli. Ha incontrato il movimento NoTav prima di noi. Carlo era d’accordo col movimento NoTav e con chi oggi difende quei territori. Era d’accordo con quei ragazzi che oggi finiscono in galera”.
Ha poi concluso: “Ricordiamoci quello che diceva don Gallo: ‘Su la testa’ “.
Alla fine del suo intervento un’intensa commozione ha pervaso i partecipanti, in molti avevano le lacrime agli occhi. A quel punto, alle 17:27, Giuliano Giuliani, il papà di Carlo, si è diretto verso il punto della piazza in cui è morto suo figlio, mente la folla scandiva: “Carlo e vivo e lotta insieme a noi. Le nostre idee non moriranno mai”.
Si e formato un cerchio ed è partito un lungo applauso dedicato a Carlo.
Le dichiarazioni di Haidi Giuliani ai nostri microfoni:
L’intervento dal palco di Haidi Giuliani (per gentile concessione delle Mamme in piazza per la libertà di dissenso):
L’intervento di Mamme in piazza per la libertà di dissenso:
Le dichiarazioni di Maurizio Acerbo Segretario di Rifondazione:
Ilaria Bracaglia del Comitato Piazza Carlo Giuliani ci spiega l’istituzione della borsa di studio: