Un gruppo di attivisti e ambientalisti ha protestato domenica nel parco Jarry di Montreal contro la banca canadese RBC per il suo coinvolgimento nel finanziamento del Coastal Gaslink sulla terra sacra dei Wet’suwet’en (popolo indigeno che vive nella British Columbia del Canada occidentale, N.d.T.). RBC è il più grande finanziatore dei combustibili fossili in Canada (5° nel mondo) e secondo il gruppo la banca ha investito oltre 200 miliardi di dollari nei combustibili fossili dopo gli accordi sul clima di Parigi firmati nel 2016.
Durante la protesta dei Wet’suwet’en nel 2019, gli indigeni sono stati cacciati dalle loro terre. A due anni dalla prima protesta, lottano ancora ogni giorno per il rispetto dei loro diritti.
“Le nostre sacre sorgenti, il fiume Wedzin Kwa, sono l’ancora di salvezza del nostro popolo. Finanziando il Coastal GasLink, la RBC, come società madre della City National Bank, ci sta mettendo profondamente a rischio”, ha dichiarato la portavoce del Gidimt’en Checkpoint Sleydo’ Molly Wickham nel marzo 2022. “Il gasdotto viola il nostro titolo ereditario e ha portato ad anni di violenze e molestie da parte della polizia canadese nei confronti di pacifici difensori della terra indigena e all’allontanamento forzato delle popolazioni Wet’suwet’en dal nostro territorio. Siamo stati chiarissimi: la RBC deve disinvestire da questo progetto tossico, che minaccia la terra, l’aria e l’acqua dei Wet’suwet’en e calpesta i diritti degli Indigeni”.
Per maggiori informazioni visitare il sito web: yintahaccess.com
Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid.