Avevamo scritto sulla “misteriosa” sparizione delle persone senza dimora dal centro in occasione degli appuntamenti turistici torinesi, in particolare l’Eurovision Song Contest

Dopo l’articolo della redazione torinese, che denunciava la scomparsa delle persone senza dimora dal centro di Torino, hanno cominciato a comparire alcune veline sulle maggiori testate locali tra cui La Stampa.

«Credo che gli interventi congiunti che abbiano fatto abbiano avuto un primo effetto» commenta l’assessora alla Sicurezza del Comune Gianna Pentenero.
Già, gli interventi congiunti. Vigili e assistenti sociali insieme. «Abbiamo parlato con quelle persone, e molte sono state convinte a lasciare la strada per trovare ricovero in strutture comunali» dicono

Di nuovo la Pentenero quindi. E’ stata fatta un’operazione di polizia, evidentemente con agenti in divisa, cosa di cui molti senza dimora (a caso?) hanno molta paura. Divise che evidentemente sono state molto “convincenti”.

Un’operazione fatta “in gran segreto”, non condivisa soprattutto col terzo settore, che in uno Stato decente non dovrebbe neanche esistere, ma che a Torino, come in tutta Italia, toglie molte castagne dal fuoco alle istituzioni.

Un’operazione o malfatta, o imbarazzante, o entrambe le cose: non sono stati comunicati i dati su quante persone sono state cacciate e quante prese effettivamente in carico. Un esercizio di pressapochismo giocato sulla pelle delle persone, o malafede Le associazioni di volontari, dal canto loro fanno, per quanto possibile dati i mezzi limitati, una costante opera di censimento delle persone.

Ai volontari che si occupano dell’assistenza e del monitoraggio delle persone senza dimora – chiamate “clochard”, la traduzione di “barbone”, da giornali e giornalisti che dovrebbero andare a scuola di linguaggio antidiscriminatorio – tutto ciò non è sfuggito, ma anzi hanno cominciato a cercare le persone che questo sgombero, puntualmente, ha “sparso” per Torino. I racconti sono lampanti: “ci hanno buttato via tutto”.

Il centro, anche se al Comune non piace, è, come abbiamo già scritto, ricco di portici, riparo dalla pioggia per fortuna insistente in questi giorni. Il risultato è che le persone senza dimora cacciate dal centro, ora sono alla pioggia. Non ci resta che consigliare alla Pentenero di fare una nottata da senza dimora, dormire fuori in questi giorni, così si renderebbe conto di cosa vuol dire.

Leggiamo che (in tutta fretta?) il 2 maggio è stato firmato un protocollo per i senza dimora, non possiamo che applaudire, tuttavia:
– questo protocollo per ora è solo sulla carta, e lo sottolineiamo, naturalmente nella speranza che venga effettivamente attuato nella sua interezza
– andava stipulato e attuato prima dello sgombero dal centro delle persone che, prive di casa, dormivano sotto i portici

A proposito di Eurovision: abbiamo letto dell’ordinanza chiamata “anti-ubriachezza” che vieta all’interno dell’Eurovision di vendere bevande con contenuto alcolico superiore al 5 gradi. La birra Peroni lager, la Peroni è sponsor della manifestazione, ha un grado alcolemico pari a 4.7. Può quindi vendere agevolmente il proprio prodotto all’interno della manifestazione.

Diamo una notizia a Lo Russo, è la nostra funzione: ci si può ubriacare anche con la Peroni, basta berne di più e quindi, per l’appunto, venderne di più.

Vedremo se nell’ultimo anno di mandato, in vista delle elezioni, questo PD comincerà a smettere con tali pessime politiche. Lo abbiamo fatto con Appendino e non mancheremo di farlo anche con Lo Russo nel pieno rispetto del ruolo che ci compete come organo d’informazione: elencheremo tutto quello che in 5 anni quest’amministrazione ha fatto a danno dei cittadini torinesi, in particolare i più fragili, giovani, lavoratori.

La smania di guerra non porta consiglio.