Come tutt* sappiamo, le conoscenze scientifiche attuali hanno permesso lo sviluppo di vaccini che hanno costituito una valida risposta contro la pandemia da SARS-COVID 19.
Tali vaccini non hanno però fermato la pandemia, sia perché essi non hanno – come tutti i vaccini – una copertura totale, ma solo parziale, della malattia ; sia perché la distribuzione del vaccino non è riuscita a diventare globale: a fronte di buone percentuali di vaccinazione negli Stati ricchi e sviluppati del mondo – ma anche paesi come Cuba – , nei paesi poveri del mondo la vaccinazione sembra destinata a poche elite, con il conseguente pericolo di nuovi focolai e della generazione di nuove varianti.
Ciò è dovuto al fatto che le case farmaceutiche produttrici determinano loro i costi e le distribuzioni , facendo valere i loro brevetti, seppur abbiano goduto di molti finanziamenti pubblici, grazie anche alla compiacenza neoliberista degli stati ricchi del Mondo.
La campagna NO PROFIT ON PANDEMIC vuole porre un argine a questo stato di cose, provando ad obbligare – con un milione di firme – la Commissione Europea a discutere su una Moratoria ai brevetti sui vaccini. La campagna chiede
1) SALUTE PER TUTTE/I. Le ditte farmaceutiche non devono essere libere di decidere i costi ed i criteri di distribuzione dei vaccini;
2) TRASPARENZA ORA. I dati sui brevetti devono essere chiari e pubblici, al contrario di ciò che avviene adesso, dove tali dati non sono veramente accessibili nemmeno ai deputati europei;
3) DENARO PUBBLICO, CONTROLLO PUBBLICO. Non si può avere una gestione privata su tecnologie sanitarie ottenute con finanziamenti pubblici;
4) NESSUN PROFITTO SULLA PANEDEMIA. L’erogazione di fondi pubblici dovrebbe avere sempre la garanzia che i risultati di tali finanziamenti rimangano pubblici e non favoriscano i profitti stellari delle grandi multinazionali del farmaco (ad esempio Pfizer 37 miliardi nel 2021)
Firmate al sito NOPROFITONPANDEMIC.EU

Comitato Triestino campagna NOPROFITONPANDEMIC