USA: Jeffrey Gundlach, Martedì 13 Gennaio durante un importante incontro annuale ha affermato che vi è la seria possibilità di un vero e proprio crollo degli investimenti e un repentino aumento della disoccupazione se il prezzo del petrolio dovesse rimanere all’attuale livello.
Gundlach, ha previsto inoltre la possibilità di un crollo verticale dei rendimenti dei titoli di Stato che potrebbero perdere anche fino a un 35% del loro valore. Se ciò avvenisse in pratica i titoli emessi invece che essere fonte di guadagno come lo sono stati in questi ultimi anni diventerebbero immediatamente titoli spazzatura.
Il governo statunitense ha investito molto nel mercato emergente dello shale oil che è stato il vero e proprio motore trainante dell’economia a stelle e strisce nell’ultimo periodo. Il valore dell’emissioni legate allo Shaleoil attualmente è pari a 1500 Miliardi di dollari.
Guindlach (co-fondatore della DoubleLine Capital’s società finanziaria che dispone di 64 miliardi dollari in attività legati al mercato energetico), ha sottolineato che ” tutta la crescita dei posti di lavoro e il recente recupero economico statunitense deve essere attribuito al settore energetico emergente dello Shale Oil and Gas. (Gas e petrolio da scisto roccioso). Ha aggiunto anche “Se i prezzi del petrolio dovessero restare a valori così bassi, gli Stati Uniti potrebbero vedere un’ondata di fallimenti delle società energetiche del paese.
Come spiegato in precedenza, il prezzo del petrolio ha infranto minimi storici che non si vedevano da sei anni, scendendo addirittura in questi giorni, sotto la soglia dei 45 $ barile al Brent, pari ad un calo del 60% rispetto ai prezzi su cui il greggio si attestava solamente questa estate.
Il grido di allarme di Gundlach, si va a sommare ad altri preoccupanti segnali che stanno giungendo da qualche mese a questa parte, indicatori che lasciano intravedere un mercato che scricchiola sempre di più, configurando un paesaggio economico che finora non c’era stato ben descritto e che erroneamente i principali media avevano circoscritto limitatamente all’economia russa.
In un mondo globalizzato tutto è connesso, un determinato fenomeno non è mai circoscritto e presto o tardi busserà alla tua porta.