Il 5 settembre a Bruxelles Globe EU – l’organizzazione di parlamentari sensibili al tema ambientale – e il Global Footrpint Network – l’organizzazione internazionale con sede in California che collabora con i governi per la riduzione degli impatti  – organizzano un incontro (http://www.globe-europe.eu/index.php/regional-news) per parlare della risposta dell’Europa all’Overshoot day che quest’anno è caduto il 22 agosto 2012.

Tradotto in italiano Overshoot Day significa “Giorno del superamento”:  il 22 agosto l’umanità ha infatti finito di consumare le risorse che il nostro pianeta è in grado di produrre in modo sostenibile in un anno e ha iniziato a consumare le riserve o ad accumulare CO2 nell’atmosfera. E’ come se una famiglia ad agosto avesse speso tutti i soldi che incassa in 12 mesi e quindi è costretta a dar fondo ai risparmi o a indebitarsi. L’umanità è nella stessa situazione, ma reagisce con una lentezza preoccupante…

Dagli anni ’70 in cui il bilancio consumo/risorse era in pareggio, la data si anticipa costantemente: nel 2011 l’Overshoot era il 26 settembre. La data, indicativa, viene calcolata con criteri scientifici dal  Global Footprint Network   che collabora con vari governi nazionali allo scopo di rendere meno impattante il loro sistema produttivo (vedi www.footprintnetwork.org).

Per Una Lista Civica Nazionale ritiene che purtroppo la classe politica italiana si  perde in progetti energivori e devastanti (es. EXPO 2015, la TAV,  ecc.) che vengono presentati al grande pubblico come opportunità per il rilancio dell’economia mentre portano solo ad un enorme spreco di denaro pubblico speso senza alcuna trasparenza, all’indebitamento dello stato alla faccia delle frottole sul Project Financing e del contributo dei privati e alla distruzione del paesaggio italiano che è il nostro vero petrolio. Tutto ciò porta a rinviare investimenti indispensabili come la ristrutturazione delle scuole, il potenziamento dei mezzi pubblici, la riqualificazione energetica degli edifici e fa  diminuire il trasferimento di fondi agli enti locali che devono svendere il territorio per far fronte ai servizi pubblici.

La gravità della situazione  – dice PULC – richiede la sostituzione di questa classe politica decotta e il cambiamento del modo di fare economia. Perché per muoverci dobbiamo aspettare eventi catastrofici senza invece organizzarci prima? Spenderemmo meno e otterremmo benefici per tutti.
L’Italia può svolgere un ruolo importante in Europa: occorrono politiche coerenti finalizzate a “facilitare ” il passaggio dall’attuale modello produttivo al nuovo, a creare nuovi comparti produttivi che diano occupazione e diminuiscano il deficit ecologico: ci riferiamo oltre ai settori già citati alla differenziazione e riciclo dei materiali, alla riparabilità degli oggetti, alle energie rinnovabili, all’alimentazione biologica, alle filiere corte, al bando dell’usa e getta, al turismo ecocompatibile, al rilancio della ricerca e al potenziamento degli enti per la tutela del territorio.
Tutti settori – questi ultimi – che non solo creano utili posti di lavoro, ma fanno scendere l’enorme bolletta energetica pagata dallo stato italiano e diminuiscono lo “spreco di natura” che non è più ammissibile, né giustificabile.
Occorre agire da subito sia a livello di governo che di singoli/e. Sul sito di PULCN sono disponibili consigli per attivare buone pratiche a partire dal livello comunale e dalla propria abitazione!

Per maggiori informazioni sull’Overshoot Day 2012 vedi (www.footprintnetwork.org)

Scheda informativa: Cosa è il  Progetto Per una lista civica nazionale (PULCN)

Il progetto PULCN, nato più di un anno e mezzo fa,  è promosso da cittadini che hanno fatto e fanno parte di associazioni, gruppi e liste civiche volte a migliorare l’Italia nei più svariati campi, da quello sociale a quello ambientale, da quello del lavoro a quello culturale e che si sono impegnati con i referendum per la difesa dei beni comuni e contro il flagello nucleare. Stanno inoltre lavorando per dare più potere ai cittadini con strumenti previsti dal progetto di legge Quorum zero: la revoca del mandato, la riduzione degli emolumenti, la possibilità di proporre leggi scritte dai cittadini come avviene in Svizzera da decenni.

I punti di riferimento di PULCN sono la Costituzione che dice che il popolo è sovrano e che fissa fondamentali regole per la convivenza civile e la nonviolenza.  PULCN è fermamente convinto che é possibile tornare alla Politica (la P maiuscola non è casuale!) come confronto democratico per perseguire il bene comune e non l’interesse privato.

PULCN sta aggregando movimenti e liste civiche allo scopo di presentarsi alle prossime elezioni. Il nome provvisorio del progetto è “Per una lista civica nazionale” .
Ha un sito www.perunalistacivicanazionale.it dove si trova la carta di intenti e l’elenco degli enti che aderiscono al progetto.

Per fare questo ritene che occorra un programma elettorale impostato per rispondere ad una semplice domanda: “Cosa serve ai cittadini per vivere serenamente” domanda dalla quale discende cosa fare in campo sociale, ambientale ed economico. A noi il perseguimento della “crescita economica” senza dire come la si vuole fare e a che prezzo ci sembra uno specchietto per allodole.

Ci sono poi almeno 3 punti fondamentali che caratterizzano PULCN e che sono:
la distanza dai partiti tradizionali che purtroppo hanno fatto politica con troppa attenzione alla conservazione delle poltrone e dimenticando l’Italia reale che lavora e che soffre.
l’utilizzo della democrazia diretta  (ovvero uno vale uno) ad ogni livello del movimento politico in modo che ogni cittadino – se vuole – torni ad essere un attore
una serie di regole che garantiscano che i candidati di PULCN non possano fare della politica il lavoro della vita. Quindi no ai privilegi, riduzione degli emolumenti, numero di mandati limitato  e controllo da parte degli elettori.

Per info www.perunalistacivicanazionale.it