Il negoziato multilaterale sul controverso programma nucleare di Teheran ha aperto il pomeriggio di giovedì a Ginevra. I rappresentanti iraniani hanno colloquiato con i rappresentanti dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU – Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia – insieme alla Germania.

I rappresentanti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente alla fine di ottobre. Il Segretario di Stato USA Hillary Clinton ha detto che i negoziati multilaterali sono stati produttivi, ma lei vorrebbe che l’Iran passasse dalle parole ai fatti. Il Ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki ha detto, in una conferenza stampa nel quartier generale dell’ONU a Ginevra, che i negoziati si sono svolti in un “clima costruttivo”.

Non è chiaro se i colloqui porteranno a qualche risultato concreto; il capo negoziatore del nucleare in Iran, Saeed Jalili ha detto, al contrario, che Teheran non rinuncerà mai al suo diritto assoluto di intraprendere la tecnologia nucleare. L’Iran ha già ignorato cinque risoluzioni delle Nazioni Unite che lo invitavano a sospendere le proprie attività nucleari. Le Nazioni occidentali credono che l’Iran stia cercando di produrre armi nucleari, un’accusa che Teheran ha strenuamente negato. Comunque, la credibilità di Teheran è stata danneggiata all’inizio di questa settimana, quando ha rivelato di aver costruito un secondo impianto nucleare segreto nei pressi della città sacra di Qom.

A parte il negoziato sul nucleare, i rappresentanti degli Stati Uniti e dell’Iran hanno avuto il loro più alto livello di dialogo da più di tre decadi. L’Iran ha rifiutato di commentare le discussioni bilaterali.

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Tradotto dall’inglese da Tiziana Cardella