Dopo quattro mesi di tregua, gli aerei israeliani tornano ad attaccare la Striscia di Gaza. Non ci sarebbero vittime secondo un portavoce del ministero della sanità di Gaza. Le forze israeliane hanno colpito una serie di obiettivi a nordovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia.
L’attacco, senza vittime, è stato il primo dalla sanguinaria operazione israeliana della scorsa estate, “Margine protettivo” ed è avvenuto in risposta al lancio di un razzo (o di un colpo di mortaio) da Gaza in territorio israeliano al confine con la Striscia. Il portavoce militare Peter Lerner ha motivato il raid di stanotte, spiegando che Hamas è responsabile dell’attacco di ieri contro Israele.
Nessuna delle condizioni per il cessate il fuoco stabilite a fine agosto tra lo Stato ebraico e i palestinesi sono state rispettate da Israele, a cominciare da quella che prevedeva l’apertura del blocco per permettere la ricostruzione della Striscia. Tel Aviv continua a non permettere il passaggio di persone, merci e materiali da costruzione. La Striscia vi Gaza versa oggi in una situazione di estrema emergenza umanitaria e di questo passo ci vorranno 50 anni per ricostruire.
Fonti: Agenzie