Lo denuncia la testata ceca Romea.cz
Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto discriminatorio ai danni di persone che scappano dalla guerra in Ucraina.
“I Rom ucraini vengono discriminati al confine. Ci sono molti volontari che portano i rifugiati nell’entroterra. Ma quando una famiglia Rom viene lì e si rivolge a loro, vengono respinti” secondo Jaroslav Miko della tv internet rom ROMEA TV che ha raccontato la situazione al confine slovacco-ucraino . “I coordinatori rom della Chiesa apostolica stanno cercando di aiutarli sul posto”.
Parole chiare e inquietanti quelle di Miko.
“Hanno abusato della situazione. Non sono persone direttamente minacciate dalla guerra. Sono persone vicino al confine, hanno abusato dell’opportunità di poter avere cibo caldo qui e ricevere aiuti umanitari”, ha dichiarato- lo denuncia Luboš Palata, giornalista di Denik.cz – il colonnello Marian Pouchan, il quale ha anche affermato che i Rom non dovrebbero essere rilasciati oltre confine.
Luboš Palata che ha incontrato famiglie rom alla caserma dei pompieri a Humenné, nella Slovacchia orientale, ha descritto nell’articolo esperienze assimilabili al razzismo. La discriminazione, la selezione dei profughi in base a origine di nascita, etnia, colore di pelle, regnano quindi sia in Slovacchia che in Polonia. Aspetti che violano il Diritto europeo e internazionale sui rifugiati.