Sono anni che lo diciamo.
E cosa diciamo?
Diciamo che con la violenza in ogni sua forma non si risolve nulla; men che mai con la forma più stupida della violenza, che è quella fisica delle armi.
Diciamo che non c’è nulla al di sopra dell’Essere Umano e questo vuol dire, tra l’altro, che i popoli hanno diritto all’autodeterminazione ma anche che è il profitto che domina le azioni umane e che questo genera violenza; che la violenza genera violenza in una spirale senza fine e che non c’è altro modo che rompere la catena della violenza.
Diciamo che non crediamo alle contrapposizioni, ai blocchi, alla divisione geopolitica; diciamo di più: aspiriamo a una Nazione Umana Universale, convergenza della meravigliosa diversità dei popoli, un posto dove le persone possano circolare liberamente, andare a vivere e lavorare dove gli pare. Un luogo di convivenza, di scambio, di dialogo, di ascolto, di comprensione.
Diciamo che condividiamo questi principi e queste idee con tutti e che la situazione attuale è così tragica e senza senso per aver perseguito, da parte dei potenti, altri valori ed altre intenzioni. E che la crisi è un buon momento per cambiare, per cominciare a trattarsi come si vorrebbe essere trattati.
Invitiamo noi stessi, ed ognuno a meditare profondamente quanto abbiamo appoggiato questi antivalori, il profitto, la guerra, la dis-umanità, la discriminazione, la violenza; e invitiamo a riconoscere la violenza dentro di noi e intorno a noi al fine di riconciliarci e trasformarla nella forza della nonviolenza, della ragionevolezza, della comprensione, della costruzione.
Ci sentiamo solidali con tutte le vittime delle guerre, famose o dimenticate, con chi soffre per la violenza in tutte le sue forme, per chi, nell’indifferenza dei potenti, sta morendo di fame, la più grande guerra contro la Vita.
Alziamo in alto, con orgoglio, non le bandiere nazionaliste ma la bandiera della nonviolenza, cantiamo l’inno di tutti i popoli, camminiamo tutte le marce per la pace e la nonviolenza.
Un altro mondo è possibile, necessario e urgente e i fatti di questi giorni lo rendono solo un po’ più evidente e debbono muovere i popoli e le persone nella direzione della costruzione di questo nuovo mondo.
E di fronte al nonsenso attuale che sorga in ognuno di noi e nei popoli non lo scoramento o la vendetta ma la luce profonda che dimora nel cuore di ogni Essere Umano.