Il MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), con tutte le persone che amano la pace, soffre in questo triste giorno di aggressione della Ucraina da parte delle armate russe. Esprime la condanna della guerra che ritorna in Europa per logiche di potere, per spostare i confini degli stati, per dare sfogo al sistema militare industriale, per la conquista di risorse energetiche. Questa operazione militare è stata preparata e decisa senza riguardo per le vite umane e le sofferenze della gente, senza rispetto del diritto e della giustizia, senza cura per l’ambiente che verrà ulteriormente devastato, senza considerazione per l’ondata di profughi e l’ulteriore impoverimento della popolazione ucraina.
Il MIR si unisce agli appelli elevati da ogni parte al cessate il fuoco, alla pace, al dialogo, al disarmo, alla soluzione nonviolenta del conflitto. Fa propri e diffonde i comunicati dell’IFOR e della Rete Italiana Pace e Disarmo (delle quali fa parte), dell’ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), del Movimento Pacifista Ucraino, del Movimento degli obiettori di coscienza Russi, di War Resisters’ International, di Papa Francesco, che invita a dedicare alla preghiera, al digiuno e alla riflessione per la pace, la giornata del 2 marzo.
Il MIR invita tutti a esporre le bandiere della pace e a manifestare nelle piazze contro la follia della guerra, perché si fermino gli eserciti e si segua la via della nonviolenza e della riconciliazione, del dialogo con ascolto reciproco, della ricerca della libertà e della giustizia per tutti. Convinto che non si deve rispondere al male con altro male, alla violenza con altra violenza, alla forza delle armi con altre armi, esprime solidarietà con chi in Russia e in Ucraina mette in atto la difesa non armata nonviolenta e con coraggio obietta contro il potere militare.