Mercoledì 16 febbraio, il Consiglio comunale di Torino si è occupato del futuro del Maria Adelaide nella IV Commissione comunale Sanità.
Erano presenti, oltre all’Assessore competente, anche il Presidente e Vicepresidente della Circoscrizione 7 e il Dr. La Valle, Direttore Generale dell’ASL Città della Salute.
Latitante, come sempre quando si tratta del Maria Adelaide, il consigliere comunale leghista Fabrizio Ricca che è anche assessore regionale allo sport e in quanto tale fautore della trasformazione del Maria Adelaide in studentato per le Universiadi 2025.
Il dott. La Valle ha confermato che la Regione
- ha rinunciato a vendere il complesso del Maria Adelaide in vista del suo utilizzo come studentato per le Universiadi 2025 e quindi lo esclude dai progetti regionali di Casa e/o Ospedale di Comunità finanziabili già ora con le decine di milioni di euro del PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
- circa 1000 mq dell’edificio saranno destinati a poliambulatorio, che sarà aperto al pubblico probabilmente dopo le Universiadi del 2025. Stop!
L’Assessore alla Sanità ha detto chiaramente che la maggioranza al governo della Città
- non condivide questa impostazione, inadeguata e insufficiente rispetto ai bisogni sanitari e sociali della popolazione di Aurora Rossini Vanchiglietta.
- concorda e sostiene la richiesta del Consiglio di Circoscrizione 7 di destinare una parte del Maria Adelaide a Casa della Comunità e al ripristino dell’area della riabilitazione, costruita ex novo poco prima della chiusura dell’ospedale
- sollecita la Regione a usufruire ora e subito dei fondi sicuri e disponibili del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
A sua volta la consigliera Garione, ha insistito sull’urgenza di potenziare i servizi sanitari di base le cui gravi carenze sono emerse drammaticamente durante la pestilenza, sia nell’individuare e circoscrivere i focolai di contagio sia nel ridurre gli accessi ai pronto soccorso e agli ospedali.
Dello stesso tenore i numerosi interventi dei consiglieri comunali di maggioranza. Anche quelli di opposizione hanno sollecitato un dialogo costruttivo con la Regione per raggiungere un onorevole compromesso e dare adeguate risposte ai bisogni di prevenzione, cura e riabilitazione della salute della cittadinanza.
Nessuno purtroppo ha messo in luce l’assurdità del PNRR redatto dal Dr. Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino, che invece di distribuire i soldi in strutture sanitarie decentrate (una Casa della Comunità ogni 50.000 abitanti come prescritto dal PNRR stesso) ne concentra ben 8 (diconsi otto) nell’ex Ospedale Martini di Largo Cigna dove prevede di aprire 2 Case della Comunità + 2 Ospedali di Comunità + 4, diconsi quattro, Centrali Operative.
Il Dott. La Valle, che avevamo già incontrato altre 4 volte in passato, anche questa volta ha concluso ripetendo: “mi farò portatore delle vostre richieste…”
Al Sindaco, Assessor* e consiglieri/e comunali ricordiamo che dispongono degli strumenti di governo decisivi per la soluzione che auspichiamo per il Maria Adelaide: la Norma del Piano Regolatore della Città che destina quel complesso a servizi sanitari pubblici, – lettera H – confermata ancora il 20 luglio 2020 al punto 3.2.2.5 della Relazione alla Revisione del PRG.
A cura degli abitanti e lavoratori di Aurora Rossini Vanchiglietta