Sabato 13 dicembre 2014, Milano
40.000 migranti morti nel mondo dal 2000.
22.000 morti nello stesso periodo nel Mediterraneo.
Migliaia e migliaia di dispersi.
Il mare sulle cui spiagge spesso trascorriamo le vacanze è la frontiera più pericolosa del mondo. E’ il mare nel quale è morto il maggior numero di persone migranti.
Politici e media stanno facendo diventare queste vittime soltanto numeri, cifre, statistiche.
Invece queste vittime, decedute o disperse durante il loro viaggio migratorio verso l’Europa, erano persone in carne ed ossa. Sognavano un futuro migliore e hanno lasciato genitori, mariti, mogli, figli, fratelli, sorelle, amici che ora esigono giustizia.
Chiedono che si accerti la responsabilità degli Stati in relazione alle loro morti e verità sulla sorte di chi non ha più dato notizia di sé.
Quelle persone, nate nei paesi della sponda sud del Mediterraneo, hanno un volto, una storia, erano mosse dalla speranza di migliorare la loro situazione, la stessa speranza che porta oggi a migrare chi è nato nei paesi della sponda nord del Mediterraneo.
Perciò questo 18 dicembre vogliamo ridare identità e dignità alle migliaia di persone migranti morte e scomparse nel Mediterraneo.
Perché migrare è un atto coraggioso di chi ama la vita.
Vogliamo farlo per far comprendere alle società civili del mondo la dimensione della tragedia in atto.
Vogliamo farlo per costruire un mondo in cui gli esseri umani possano circolare liberamente e scegliere il luogo in cui vivere!