Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-
Presentazione del libro “La Pantera. Il primo movimento contro l’università neoliberale”
Giovedì 27 ore 17:30 – Laboratorio Sociale Malaspina – Il volume ricostruisce le vicende della Pantera, un movimento universitario (in)sorto a Palermo nel dicembre del 1989 e ben presto diffusosi in tutta Italia. Esso si opponeva al progetto riformista dell’allora ministro Antonio Ruberti, qui considerato come il punto di avvio del processo, tuttora in corso, di trasformazione in chiave neoliberale del sistema italiano di istruzione terziaria. Attraverso l’analisi delle normative, la lettura della stampa dell’epoca, alcune interviste ai protagonisti di quella mobilitazione, l’autore fornisce un quadro complessivo delle proteste, interrogandone il senso e connettendolo alla contemporaneità segnata dall’egemonia culturale e politica del neoliberalismo. All’incontro che si svolgerà presso lo Spazio occupato in via Arrigo Boito (Palermo) prenderanno parte, insieme all’autore Pietro Maltese, due dei protagonisti del movimento del tempo, Davide Ficarra e Ottavio Navarra [info]
Antropocene e Capitalocene. La catastrofe ambientale: incontro dibattito del Caffè Filosofico “Beppe Bonetti” – Palermo, venerdì 28 ore 17.30 – in presenza presso LAB. “ A. Ballarò” (largo Rodrigo Pantaleone 9) –
L’incontro, organizzato da Lab Andrea Ballarò\ Caffè filosofico B. Bonetti\ Pressenza – RedPA,
affronta uno dei temi fondamentali della nostra epoca, quella dell’incombente catastrofe ambientale che minaccia la sopravvivenza stessa del pianeta, a partire dagli effetti provocati dal surriscaldamento del climate change: «l’emergenza-clima non è più solo “dietro l’angolo”, bensì già presente – così come si scrive nell’Annuario-doppio appena uscito di Pressenza – nelle condizioni attuali del pianeta, i cui gravi effetti si riverberano in concatenazione, in modo inesorabile, sull’intera società globale. La stessa crisi epidemiologica da Covid-19, a detta della scienza critica, è probabilmente uno dei tanti effetti dell’alterazione dell’equilibrio ecosistemico determinato dal mutamento climatico, dovuto all’emissione nell’atmosfera di CO2 prodotta dall’apparato macchinico della produzione capitalistica, provocando così quell’effetto-serra che minaccia l’ambiente terrestre e, quindi, la stessa esistenza dei suoi abitanti: in questo senso si parla di era indifferentemente definita dell’antropocene o capitalocene.
Al dibattito interverranno: Francesco Parello (Dip. Scienze della Terra e del Mare\Unipa) e Marco Antonio Pirrone (Dip. Cultura e Società\Unipa).
[diretta online: Google Meet (codice yztfjozxrx – da smartphone occorre avere la app); su FB in diretta sulle pagine Laboratorio Andrea Ballarò\ Caffè filosofico B. Bonetti \ Associazione culturale Malaussène]
La Plaja di Aspra: “puliamo le spiagge… anche in inverno!” – Domenica 30 – ritrovo: ore 10:30 in Corso Italia, altezza Club Nautico di Aspra – I volontari e le volontarie di Arci Bocs e Legambiente “Bagheria e Dintorni” invitano all’azione tutte le persone che amano il mare, per il monitoraggio e la rimozione dei rifiuti alla spiaggia La Plaja di Aspra. L’attività della giornata ecologica prevede un censimento scientifico dei rifiuti presenti su un campione di spiaggia che contestualmente verranno rimossi: guanti da lavoro e sacchi verranno forniti fino ad esaurimento dagli organizzatori. [info]
Qual è la città che vogliamo?: “E’ da una idea di città che dobbiamo partire affinché ogni intervento sul tessuto urbano risulti coerente ad una visione complessiva e non basato sull’ improvvisazione o su interessi di parte”. A partire da questa premessa, il “Coordinamento iniziative e monitoraggio PNRR” ha esposto al sindaco Pogliese, all’assessore Trantino e al direttore dell’Urbanistica Bisignani, la propria visione della città, basata sulla ‘cura’ e non sull’espansione e quindi sul consumo di suolo o su interventi edilizi che possono sconvolgere la fisionomia, in particolare, del centro storico. L’incontro con l’Amministrazione di martedì 18, convocato dal sindaco su sollecitazione del Coordinamento, costituisce il primo passo di un percorso di interlocuzione che dovrebbe rendere effettiva la partecipazione dei cittadini alle scelte sulla destinazione dei fondi stanziati, una partecipazione espressamente prevista nel protocollo del PNRR come condizione imprescindibile per garantire la tutela dell’interesse generale. La reazione positiva del sindaco alla posizione espressa dal Coordinamento potrebbe essere motivo di speranza se fosse confermata dalle scelte concrete che saranno effettuate dall’Amministrazione.
Al momento non è possibile, tuttavia, non notare le contraddizioni che sono emerse già nel corso dello stesso incontro, quando Pogliese ha accennato ai progetti che il Comune e la Città Metropolitana intendono realizzare con la prima tranche di finanziamenti previsti per Catania. [leggi integralmente Il confronto con l’amministrazione sul PNRR, tra il dire e il fare su /www.argocatania.org]
Catania – Non si è eseguito lo sfratto delle famiglie di via Gallo. “Ieri si è ottenuto un rinvio di sei mesi, ma la mobilitazione non si fermerà per mettere la parola fine definitivamente a questa storia” – È stata una settimana intensa che ha visto diversi momenti di mobilitazione in cui il messaggio è sempre stato uno: LA CASA È UN DIRITTO E COME TALE VA DIFESO E GARANTITO!
Si è costruito un fronte unito contro una vicenda che è surreale: un’azienda ospedaliera che in tempi di crisi pandemica e in pieno stato di emergenza sanitaria decide di sgomberare 4 famiglie dalle proprie case, buttandole per strada. Dopo una settimana ricca di momenti di lotta, lo scorso 21 gennaio si è svolto il tavolo in prefettura che vedeva tra le parti coinvolte, oltre il direttore generale dell’azienda ospedaliera Gaetano Sirna, anche il sindaco Salvo Pogliese. La lotta di queste settimane ha creato una pressione tale da far indietreggiare l’azienda. Il direttore Sirna ha mostrato un’apertura con la richiesta di una nuova proposta economica sotto la spinta dei pareri favorevoli della Prefetta e del Sindaco. Scendere in piazza e nelle strade per tutta la settimana ha permesso a tutte le famiglie di dimostrate che la palazzina è un’esperienza da difendere con le unghie e con i denti. [post Comitato Reddito-Casa-Lavoro Catania]
Il Circolo Pickwick dello Stretto: una piazza che crea comunità fa paura – Da molto tempo Piazza del Popolo, a Messina, è il luogo in cui trovano collocazione le bancarelle con i libri usati, un luogo diventato appuntamento domenicale per i cultori della lettura, per gli appassionati, ma anche per chi con pochi soldi cerca qualcosa da leggere. Questo spazio riconosciuto e totalmente integrato nel tessuto cittadino, questo appuntamento per una parte della comunità messinese, è stato, ad un certo punto, messo sotto torchio dalla polizia municipale dell’amministrazione De Luca. Incomprensibilmente e senza un concreto supporto normativo, per mesi l’appuntamento è diventato oggetto delle visite dei vigili urbani. In questo modo Piazza del Popolo è diventata il luogo in cui si è combattuta una piccola guerra a bassa intensità.
Come spesso accade è, però, proprio dentro il conflitto che si danno esperienze innovative. È accaduto così che intorno alle bancarelle del libro usato si è creato uno spirito di solidarietà che si è sempre più esteso. Progressivamente i frequentatori di quella piazza hanno imparato a riconoscersi e a riconoscere ciò che in quella piazza accadeva. Quello spazio non era più solo, dunque, lo spazio in cui si collocavano e si potevano trovare libri usati. Era la piazza dello scambio dei libri, della discussione, dell’incontro, della socialità. Così è nato il Circolo Pickwick. Intanto le visite dei vigili urbani diventavano sempre più frequenti e arroganti. Sono cominciate a fioccare le multe e si è aperto un contenzioso (anche legale) con il Comune di Messina. Ma, si sa, davanti ai comportamenti arroganti la gente finisce per aggregarsi e difendersi. [leggi tutto su antudo.info]
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