È morto in ospedale Sliman Hdaleen, l’attivista palestinese di 70 anni, investito dalle forze di occupazione israeliane due settimane fa. Si sono tenuti ieri ad Al-Khaleel (Hebron) i suoi funerali, con una partecipazione di massa di persone provenienti da tutta la Palestina storica.
Hdaleen è stato l’icona della lotta pacifica palestinese contro i coloni. Tra le mani portava una bandiera palestinese e sfidava i divieti dell’esercito e le angherie dei coloni. La sua famiglia, nel 1948, è stata cacciata dalle loro terre di origine, nel Negev, e si è rifugiata nel villaggio Um al-Khair, a sud di Al-Khaleel. I terreni agricoli del villaggio sono stati confiscati dall’esercito nel 1983 per la costruzione di una colonia ebraica, mentre ai palestinesi dal 1967 è stato impedito di costruire altre case o allargare quelle esistenti.
Lo scorso 5 gennaio, durante una protesta, una camionetta dell’esercito israeliano lo ha investito, causandogli un trauma cranico e diverse fratture. La famiglia sostiene che l’azione era deliberata.