Il 12 gennaio un tribunale polacco ha respinto il ricorso in appello contro l’assoluzione di Elżbieta, Anna e Joanna, tre attiviste che erano finite sotto processo per “offesa ai sentimenti religiosi”, ai sensi dell’articolo 196 del codice penale e che avevano rischiato fino a due anni di carcere.
Nel 2019 le tre attiviste avevano affisso, in vari luoghi pubblici della città di Plock, dei poster raffiguranti la Vergine Maria con l’aureola dipinta con i colori dell’arcobaleno, simbolo del movimento Lgbti.
Un anno dopo erano state rinviate a giudizio per aver “insultato pubblicamente un oggetto di culto religioso mediante una raffigurazione che ha offeso i sentimenti religiosi di altre persone”. Il 2 marzo 2021 erano state assolte, ma la Procura aveva fatto ricorso.
Con la sentenza del 12 gennaio, la caccia alle streghe è terminata.