Un pellegrinaggio per i Diritti Umani sabato 11 Dicembre a Trieste. Unisciti alle 5 tappe, contro l’indifferenza !
In occasione della Giornata Onu per i Diritti Umani del 10 dicembre, un comitato spontaneo invita la cittadinanza a un libero pellegrinaggio culturale, che per agevolare la partecipazione di lavoratori e studenti avrà luogo la giornata di sabato 11 dicembre e si svolgerà nel segno della poesia, attribuita a Bertolt Brecht ma opera del pastore Martin Niemöller, deportato a Dachau, circolante in lingue e versioni infinite come una canzone popolare.
– Il pellegrinaggio inizierà alle 9.30, con la presenza di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, al cimitero di Boršt / S. Antonio in Bosco, dove sono sepolti quattro giovani africani morti di freddo in Val Rosandra nel ’73. Migranti, spesso trattati come gli zingari allora; rappresentazione tragica della prima frase nella poesia: Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano .
– Alle 11, l’associazione Arcigay accoglierà i camminatori presso il parcheggio laterale alla “Risiera di San Sabba”, monumento nazionale, uno dei campi di concentramento dove le persone LGBT+ furono perseguitate fino alla morte: Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
– Alle 12.30, alla Casa del Popolo “Gramsci” di Ponziana (ritrovo presso lo spiazzo sottostante sulla ciclabile “Cottur”) l’associazione culturale Tina Modotti accoglierà i pellegrini della memoria, con la citazione del passo poetico successivo: Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.
– Alle 14.30 in piazza Unità, verrà posato un fiore presso la Targa che ricorda le leggi razziali di Mussolini e del Re, alla presenza del Comitato pace e convivenza Danilo Dolci che sollecitò il Comune ad apporre quel simbolo: Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
– Alle 16 al varco 4 in Porto Nuovo, assieme al Coordinamento No Green Pass verrà posato un altro fiore, dove il 18 ottobre migliaia di dimostranti pacifici e disarmati furono caricati dalla polizia: Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(per i promotori, Alessandro Capuzzo)