Il movimento No Tav ha organizzato venerdì l’iniziativa “Una pioggia di Querele su Molinari” in risposta alle accuse pesanti ed immotivate al movimento lanciate da Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica, nella trasmissione “Mezz’ora in più” andata in onda su RAI3 il 10 ottobre 2021[1].
In quell’occasione Molinari disse:
“I no tav sono un’organizzazione violenta, quanto resta del terrorismo italiano degli anni settanta. Aggrediscono sistematicamente le istituzioni, la polizia, anche i giornali, minacciano giornalisti a Torino e la cosa forse più grave che sono in gran parte italiani che si nutrono anche di volontari che arrivano da Grecia Germania e a volte dalla Francia…”
Ed aggiunse:
“Per un torinese ‘No Tav’ significa sicuramente terrorista metropolitano, chiunque vive a Torino ha questa accezione…”
Queste accuse, benché non siano una novità, non sono accettabili per un movimento popolare e democratico con un forte radicamento nel territorio che si batte da più di trent’anni contro un’opera inutile, costosissima ed ambientalmente devastante.
Un movimento con forti legami internazionali e le cui ragioni sono state giudicate valide in una apposita sessione del Tribunale Permanente dei Popoli
Così più di 150 attivisti no tav si sono dati appuntamento al Palazzo di Giustizia di Torino ed alla caserma dei Carabinieri di Susa con un modulo ed una marca da bollo da 3 euro e 92 per presentare le querele nei confronti di Molinari; si sono messi in fila attendendo il loro turno per presentare la denuncia. Nell’attesa hanno informato i passanti con cartelli e striscioni.
[1] La trasmissione, incentrata sull’aggressione squadristica alla sede della CGIL del giorno precedente, è disponibile su Rai Play (Per un breve estratto con la parte che qui interessa https://youtu.be/9E3EauAkJzM)