Oggi a Cortina si sono trovati 52 comitati e associazioni accanto a circa 400 cittadini, provenienti da diverse Regioni, per esprimere un deciso NO a determinate opere che faranno da contorno alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.
Al di là della espressa contrarietà a specifiche opere quali la pista di bob (inutile, è sufficiente svolgere le gare nella vicina Innsbruck) e la tangenziale di San Vito di Cadore dai tanti interventi dei presenti, sono stati ben 18, sono emerse queste riflessioni:
- i grandi eventi sportivi internazionali sono incompatibili con una corretta gestione del territorio tanto fragile di tutte le Alpi;
- le Olimpiadi, e Cortina – Milano 2026 lo sta a dimostrare, sono l’occasione per imporre ai territori altra infrastrutturazione incompatibile con i cambiamenti climatici in atto e la necessità di salvaguardare ogni lembo di territorio rimasto libero;
- Gli esempi: le previste grandi opere che riguardano alberghi di lusso, Passo Giau, villaggio Meister di Cortina e villaggio Meister di Auronzo;
- Ancora non si vuole comprendere che la farsa dei collegamenti sciistici in quota alternativi alla mobilità automobilistica non regge. Deciso è stato il NO di tutte le associazioni, ambientaliste, alpinistiche, naturalistiche, comitati scientifici ai collegamenti Cortina – Badia, Cortina – Arabba e Cortina – Civetta;
- E’ inconcepibile che un evento come quello di Milano Cortina 2026, dichiarato a costo zero e sostenibile, ad oggi non abbia portato a conoscenza dei cittadini l’entità dei progetti in corso, la loro qualità, i loro costi e il loro impatto e gestione sui territori interessati. L’azione di assoluta mancanza di trasparenza in atto pregiudica ogni possibilità di confronto con gli organizzatori dell’evento e con le Pubbliche amministrazioni interessate, comunali, provinciali e regionali;
- E’ ad oggi inconcepibile per uno stato moderno non aver avviato una VAS (Valutazione di impatto strategico) che valuti l’incidenza complessiva di tutte le opere sui territori, sul sociale e sulla economia.
- Il coordinamento dell’associazionismo e dei comitati territoriali trasformerà i contenuti della manifestazione di Cortina in un progetto che assumerà rilevanza internazionale.
A nome delle associazioni aderenti alla manifestazione del 24 ottobre.
Mountain Wilderness condivide alcuni valori e obiettivi dei Club Alpini e delle organizzazioni ambientaliste ma si distingue da entrambi. Mountain Wilderness è stata fondata da alpinisti e pone una forte enfasi sull’’esperienza dell’uomo nella Wilderness. Mountain Wilderness nasce con lo scopo di difendere e recuperare gli ultimi spazi incontaminati del pianeta attraverso strategie che prevedano il ricorso sistematico ad azioni concrete, anche attraverso l’uso della provocazione utopistica, per stimolare la crescita dei livelli di consapevolezza ambientale di strati sempre più ampi di frequentatori della montagna.