«Continueremo la nostra lotta finché non sconfiggeremo le leggi oscure e non ci libereremo dagli imperialisti»
In occasione del 114° anniversario della nascita di Shaheed Bhagat Singh (eroe della lotta contro il colonialismo, ndT), contadine e contadini, lavoratori rurali, giovani sono accorsi in gran numero Conferenza Anti Imperialista organizzata dalla confederazione agricola BKU (Ekta-Ugrahan) a Barnala. Un enorme raduno di oltre 200.000 persone: una dimostrazione della coscienza sempre più presente della necessità di lottare contro lo sfruttamento imperialista e l’oppressione egemonica. Questa consapevolezza è una diretta conseguenza della mobilitazione contadina in corso da quasi un anno.
Joginder Singh Ugrahan, presidente del BKU (EKTA-Ugrahan) ha sottolineato che lo sfruttamento imperialista, contro il quale Bhagat Singh e i suoi compagni hanno sacrificato le loro vite, è anche la vera causa di drammi come l’indebitamento, i suicidi, la povertà, l’iperinflazione e la disoccupazione che contadini, lavoratori e e il resto del popolo devono affrontare. Ha detto che le leggi agricole approvate dal governo sono un aspetto integrante delle politiche imposte al popolo indiano dalle forze imperialiste, che si avvalgono della collaborazione dei governanti dell’India.
Tracciando un parallelo tra la lotta di Bhagat Singh contro gli imperialisti dell’epoca e l’attuale lotta dei contadini contro i neo-liberisti, Sukhdev Singh Kokri Kalan, segretario generale del BKU (Ekta Ugrahan) ha ricordato lo storico Bharat Bandh (sciopero nazionale) del 27 settembre, sottolineando che i governanti britannici hanno lasciato il paese ma l’imperialismo come sistema di sfruttamento è rimasto nel paese. Anzi il saccheggio e l’oppressione egemonica (monopolistica) da parte delle multinazionali si sono decuplicati: «I governanti dell’India hanno svenduto alle corporazioni imperialiste le nostre ricche risorse naturali come la terra, l’acqua, i minerali e le aziende industriali pubbliche. Con le ultime leggi agricole, le stesse multinazionali stanno colpendo i nostri prodotti agricoli, il sistema di commercializzazione e l’intera catena alimentare».
Il vice presidente del BKU, Jhanda Singh Jethuke, ha detto che il popolo può avanzare sulla via della sua liberazione seguendo le idee di Bhagat Singh, elevandosi al di sopra delle divisioni settarie basate sulla religione e sulle caste, e organizzando lotte ampie, determinate e unite.
Mettendo in luce il ruolo unico giocato dalle donne nell’attuale lotta, Harinder Bindu, la leader dell’ala femminile del BKU, ha detto che «senza la loro partecipazione paritaria le nefaste politiche anti-popolari dei neo-liberali non possono essere sconfitte. Le donne hanno categoricamente dimostrato di essere capaci di condurre e organizzare qualsiasi lotta». Lachhman Singh Sewewala, segretario generale dell’Unione Punjab Khet Mazdoor Union ha messo a fuoco il significato delle lotte di classe e l’unità dei contadini-lavoratori nell’ideologia di Bhagat Singh e ha detto che l’attuale movimento contadino ha aperto la strada verso una decisa sconfitta delle politiche divisive del governo Modi basate sulle caste e sul nazionalismo settario.
Ashwani Ghuda e Hoshiar Salemgarh, rappresentanti delle organizzazioni giovanili Naujwan Bharat Sabha e PSU (Shaheed Randhawa) hanno invitato i giovani a preservare l’eredità antimperialista di Bhagat Singh contenuta nei suoi scritti, specialmente il suo messaggio ai giovani dell’India.
Gli artisti Lok Sangeet Mandali, Masani e Dhaula hanno cantato brani che si richiamano all’eredità anti-imperialista.
Dal comunicato stampa di: Sukhdev Singh Kokri Kalan, BKU (Ekta-Ugrahan)