“In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Mimmo Lucano per il verdetto che lo colpisce così duramente. Abbiamo conosciuto l’esperimento di Riace e facciamo fatica a pensare che potesse essere altro che un modello di accoglienza che ha parlato al mondo di un’integrazione possibile e concreta. Aspettiamo che si concludano i tre gradi di giudizio e siamo fiduciosi che possano fare chiarezza sulla buona fede del suo operato e della sua persona” è il commento di EMERGENCY.
Simile il commento di Amnesty International Italia su twitter: “In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, la condanna di Mimmo Lucano pare del tutto spropositata e sproporzionata.” E il portavoce Riccardo Noury aggiunge: “Si è preso cura di quelle che ora si usa definire “fragilità esistenziali irrisolte”: non delle sue, ma di quelle degli altri. Lo ha fatto nel modo più nobile possibile. C’è da sperare che in secondo grado gliene verrà dato atto.”
“La condanna a 13 anni pronunciata dalla procura di Locri, quasi doppia rispetto a quanto richiesto dal PM è una vergogna per la magistratura e per chi crede ancora ad una giustizia uguale per tutti. Mimmo Lucano meriterebbe una medaglia e invece viene crocifisso. Siamo solidali con Mimmo e rimarremo al suo fianco” scrivono Maurizio Acerbo, Segretario nazionale e Stefano Galieni, Responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
“L’ex sindaco di Riace ha restituito vita e futuro alla sua città attraverso accoglienza e solidarietà. Siamo a fianco di Mimmo Lucano e di chi ogni giorno pratica solidarietà”, scrive su twitter Sea Watch Italy.
“Una durissima sentenza che condanna ideali e pratiche di solidarietà e criminalizza un pensiero che mette al centro i diritti delle persone. I Sentinelli di Milano sono solidali con Mimmo Lucano e non gli faranno mancare il loro sostegno” è il commento a caldo apparso sulla pagina Facebook.
“Siamo al fianco di Mimmo Lucano, ci stringiamo a lui, e a tutti e tutte coloro che pagano caro per aver scelto di stare dalla parte degli ultimi. Ma non basta. Siamo a disposizione, ognuno di noi in carne e ossa e noi collettivamente come Mediterranea, per proteggere un fratello sotto attacco e ciò che rappresenta. Non accettiamo e non obbediremo” si legge nella pagina Facebook di Mediterranea Saving Humans.
“Se ho capito bene Lucano che non ha preso una lira si becca 13 anni in primo grado. Chi invece ha pagato e paga i torturatori in Libia continua a far carriera ben remunerata dentro e fuori la politica” accusa su twitter il giornalista di Avvenire Nello Scavo.
“Beata la terra che non ha bisogno di eroi, diceva Brecht. La Calabria non è beata. Ha avuto bisogno di un eroe moderno, i cui valori sono stati apprezzati nel mondo e invece di considerarlo un figlio da onorare ha fatto vincere il male che ancora c’è e che condanna i tentativi di riscatto di quella terra” è l’amaro commento di Basilio Rizzo, primo firmatario della mozione per conferire la cittadinanza onoraria di Milano a Mimmo Lucano, votata a maggioranza dal Consiglio Comunale nel 2018.
“Gli Umanisti di tutta Italia esprimono la più sincera solidarietà a Mimmo Lucano per le vicende giudiziarie di cui è evidentemente vittima e manifestano la propria disponibilità a sostenere, con varie iniziative, colui che rappresenta un esempio nel nostro paese di accoglienza e integrazione nel rispetto dei diritti umani”.
“Sembra di esser ritornati negli anni Cinquanta. Trattare con la mafia si può, aiutare gli ultimi no, questo è il messaggio uscito dalle aule di tribunale negli ultimi giorni. Così non va. Serve un’alternativa alla normalizzazione imperante e il laboratorio calabrese può essere un banco di prova a partire dalla vicenda umana e politica di Mimmo Lucano” sostiene Antonio Ingroia, Presidente di Azione Civile-Popolo per la Costituzione.
Oggi alle 18 davanti al Palazzo di Giustizia si Milano ci sarà un presidio senza bandiere per Mimmo Lucano, con la grande bandiera della pace e cartelli autoprodotti con messaggi di solidarietà.
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