Le lotte sono spesso lunghe e faticose. Lo sanno bene coloro che ovunque sparsi nel mondo difendono una foresta, una valle, una falda acquifera, l’aria, un fiume, un filare di alberi, un prato…
E così “nel suo piccolo” a San Donato Milanese con ostinazione e costanza il Comitato “Salviamo il Pratone” ha organizzato una nottata a difesa di quel pezzo di verde minacciato dalla speculazione edilizia. Ne avevamo già parlato ed è bene aggiornare la situazione: un’amministrazione comunale timorosa continua a rimandare l’ok all’inizio dei lavori. Con “il clima” che c’è, la sparizione di zone verdi non fa fare bella figura a nessuno, ma qui lo scontro è chiaro: da una parte i “diritti del costruttore” che ha comprato e che vuole fare le sue 5 palazzine da 40 appartamenti ciascuno, dall’altra il diritto alla salute e alla vita.
E così il braccio di ferro continua e i cittadini non mollano, anche se ammettono quanto sia difficile “svegliare coscienze” di fronte al fatto che “lo dicono dagli anni ’70…. tanto non costruiranno mai!!”
Lo deve sapere la cittadinanza: se non ci fossero questi comitati piccoli e grandi, sparsi nel mondo, nuclei di resistenza a difesa del territorio, saremmo in una condizione ancor peggiore. È necessario appoggiarli affinché presto si passi dalla difesa all’attacco.
Vediamo l’esempio di San Donato. È una zona da sempre occupata da grosse aziende (su tutte l’ENI) con enormi edifici: negli ultimi tempi le aziende se ne stanno andando ed è prevedibile un prossimo svuotamento di molti dei loro edifici. Dunque è il momento di prendere due piccioni con una fava: nessun albero tagliato e nessun metro di verde cementificato, ma riutilizzo, trasformazione di tutti gli edifici lasciati dagli uffici in abitazioni o altri scopi socialmente utili. Che non vincano gli interessi di pochi, ma prevalgano gli interessi di tutti e tutte.
Abbiamo toccato il limite: non c’è bisogno di costruire più nulla sul suolo verde, basta recuperare tutto ciò che in questi anni passati e futuri verrà dismesso. Su questo scommette anche il comitato “Salviamo il Pratone” e noi con loro.