Al Presidente Mahmoud Abbas,

 

in primo luogo vorrei esprimere la mia e la nostra solidarietà, siamo consapevoli che mai come ora sia necessario il massimo impegno con la popolazione palestinese, per porre fine alla politica di insediamento coloniale e di apartheid portata avanti dai governi israeliani succedutesi dalla fondazione dello Stato d’ Israele.

Come AssoPacePalestina, di cui sono Presidente, una organizzazione presente  sul territorio nazionale in Italia, il nostro impegno quotidiano è non solo di fare informazione sulla realtà dell’occupazione militare israeliana, sulla violazione costante dei diritti umani ed i crimini commessi contro la popolazione palestinese ma anche quello di fare conoscere la creatività, la ricchezza multiculturale della società palestinese e la quotidiana resistenza popolare e pacifica nei villaggi, nei campi profughi, nella Valle del Giordano come nelle colline a Sud di Hebron.

Siamo perfettamente consapevoli che l’impunità di Israele, per le violazioni dei diritti umani, documentati in primo luogo dalle organizzazioni palestinesi ma anche dalle organizzazioni israeliane per la difesa dei diritti umani e dagli innumerevoli rapporti delle Nazioni Unite, debba essere attribuita a quella che è diventata complicità dei nostri governi e delle Istituzioni Internazionali con le politiche Israeliane.

Essere totalmente schierati per la libertà ed autodeterminazione del popolo palestinese, non ci esime dal valutare criticamente gli avvenimenti nella società Palestinese.

Non pensiamo che l’assassinio di Nizar Banat debba passare come un incidente ed auspichiamo che i i responsabili del suo assassinio a partire dai più alti gradi delle istituzioni fino agli esecutori materiali non restino impuniti.

Consideriamo gli arresti avvenuti a Ramallah di circa30 attivisti e difensori dei diritti umani palestinesi da parte delle forze di sicurezza palestinese un atto gravissimo di lesione della libertà d’espressione e della democrazia che non fa certo onore alla storia dell’Organizzazione di Liberazione della Palestina (PLO) e di tutti coloro che hanno creduto e credono in una Palestina, libera, laica e democratica.

Ci auguriamo davvero che atti di repressione ed intimidazione nei confronti di cittadini palestinesi cessino di essere messi in atto dalle forze di sicurezza palestinese e non siano avallati dall’autorità Palestinese.

Ci uniamo a tutte quelle forze che in Palestina chiedono giustizia e verità per Nizar Banat, ed un rinnovamento della leadership palestinese attraverso elezioni democratiche.

Siamo certi, signor Presidente che lei saprà riflettere su questi avvenimenti e  che le legittime recriminazioni e proteste possano  avere una risposta di inclusione e cambiamento della situazione attuale.

Dal canto nostro continueremo il nostro impegno affinché i nostri governi non siano più complici delle politiche israeliane e facciano pagare il prezzo ad Israele delle continue violazioni del diritto internazionale, cominciando ad applicare sanzioni ed applicare l’embargo del commercio di armi con Israele.

Luisa Morgantini

 Presidente AssoPacePalestina